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Papa Francesco alle famiglie: basta telefonini a tavola, bisogna comunicare. VIDEO

Cronaca

Il pontefice ha esortato i giovani presenti all'Angelus a non chiudersi nei propri pensieri e a confrontarsi di più con genitori e parenti

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La famiglia riunita a tavola, poche chiacchiere e molti cellulari, ciascuno perso nei suoi pensieri. È questo lo scenario criticato nell'Angelus del 29 dicembre da Papa Francesco, che ha chiesto ai giovani presenti in piazza San Pietro in Vaticano di comunicare di più a casa. Il pontefice ha esortato a non essere "come quei ragazzi che a tavola, ognuno col telefonino" passano il tempo "chattando. In quella tavola sembra un silenzio come se fossero a messa".

"Siate la famiglia di Nazareth"

Nel giorno della festa della Santa famiglia di Nazareth, per Francesco si deve "riprendere la comunicazione in famiglia, la comunicazione tra i padri e figli, con i nonni. Finiamo l'anno in pace e in famiglia, parlando gli uni con gli altri". Il modello è la forte unione tra Gesù, Giuseppe e Maria, che "pregavano, lavoravano" e si confrontavano tra loro. Il pontefice l'ha definita una "libera e responsabile adesione al progetto di Dio", e al tempo stesso "un dono di Dio". 

"Vicino ai familiari delle vittime di Mogadiscio"

Nelle parole del Papa, la famiglia di Nazareth - costretta a recarsi in Egitto - "solidarizza con tutte le famiglie del mondo obbligate all'esilio, solidarizza con tutti coloro che sono costretti ad abbandonare la propria terra a causa della repressione, della violenza, della guerra". E in proposito, il pontefice ha voluto ricordare le vittime dell'attentato di ieri, 28 dicembre, a Mogadiscio, in Somalia, dove nell'esplosione di un'autobomba sono morte oltre 90 persone: "Sono vicino a tutti i familiari e a quanti ne piangono la scomparsa".