Il tribunale di Milano ha disposto che è compito dei fornitori di Internet impedire ai propri utenti l’accesso al sito pirata NoFreezeIPTV. Dal quinto giorno scatta una multa. La decisione non ha precedenti, per un fenomeno che continua ad essere in crescita
Il tribunale di Milano ha inferto un pesante colpo alla trasmissione illegale delle partite di calcio online. Accogliendo un ricorso della Lega calcio di Serie A ha infatti disposto che sarà compito dei più importanti fornitori di Internet (Tim, Tiscali, Fastweb, Wind e Vodafone) quello di inibire ai propri utenti l’accesso al sito pirata NoFreezeIPTV e agli indirizzi IP ad esso collegati. Il termine è fissato in un massimo di quattro giorni: in caso di ritardo la multa è di 5mila euro al giorno per la mancata applicazione di questa specie di "daspo online", che impedisce la reiterazione della violazione per l'intera durata della competizione.
Pirateria, un fenomeno in crescita
Raggiungibile via web, NoFreezeIptv – ospitato sui server della società olandese World Stream B.V - è uno dei siti più utilizzati dagli utenti: sfrutta la tecnologia basata sull'IPTV, ovvero un sistema di trasmissione attraverso il protocollo internet che permette di vedere le pay tv senza pagare i relativi canoni. Il provvedimento dei magistrati lombardi non ha precedenti nella lotta contro la pirateria, un fenomeno che è sempre più diffuso. Secondo i dati di Lega Serie A nel campionato scorso c'è stato un incremento del 64 per cento della trasmissione di eventi live pirata, per un totale di 64mila. Alla 19esima giornata di questo campionato i dati presentano una crescita del 50 per cento rispetto all'anno scorso. Secondo i dati Ipos/Fapav presentati a novembre 2018 sono 4,6 milioni gli italiani che fruiscono illegalmente di eventi sportivi live: il calcio risulta il più colpito.
Le sanzioni per gestori e utenti
Un fenomeno che sottrae risorse ad uno sport che si nutre di diritti tv. Diverse sanzioni sono previste anche per gli utenti della pirateria a cui può essere cointestato il reato di contraffazione: le multe vanno dai 2500 ai 25mila euro sino alla reclusione, mentre per i gestori i reati vanno dall’hackeraggio, al riciclaggio, fino all’associazione a delinquere e reati valutari. La nuova legge di bilancio ha poi previsto che le emittenti, i detentori di diritti e la Lega calcio possano direttamente attivarsi per denunciare, così come è accaduto per questo primo caso di ricorso accolto.