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Chi è Francesca Schiavone, la regina italiana del Roland Garros

Cronaca
Francesca Schiavone (GettyImages)

Dagli esordi allo storico successo di Parigi, le tappe più importanti della vita di un'atleta che ha fatto la storia dello sport italiano. E che a 38 anni ha annunciato il ritiro

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"Avevo due sogni nella mia carriera: vincere il Roland Garros e diventare una Top 10. Li ho realizzati e sono davvero felice". Con queste parole, e con alle spalle una carriera costellata di grandi successi, Francesca Schiavone ha annunciato la sua intenzione di appendere la racchetta al chiodo. Prima italiana a vincere un torneo del grande slam nel singolare con il trionfo al Roland Garros 2010 e unica a raggiungere la quarta posizione del ranking mondiale, la Schiavone è considerata una delle migliori atlete dello sport azzurro di sempre. In carriera ha vinto in totale 8 tornei Wta in singolare e 7 in doppio, battendo avversarie del calibro di Serena Williams, Caroline Wozniacki, Dinara Safina e Jelena Janković. Dagli esordi ai record, ecco le tappe più importanti della sua carriera.

Gli esordi

Nata a Milano il 23 giugno 1980, è diventata professionista nel 1998, dopo aver vinto il titolo di campione d'Italia Under-18. I primi successi sono arrivati tra il 1998 ed il 2000, fino a che nel 2001 è riuscita ad entrare nella top 50 mondiale, raggiungendo i quarti di finale al Roland Garros e la semifinale ad Auckland. L’anno successivo ha esordito in azzurro nella nazionale di Fed Cup (la Davis al femminile, ndr) in occasione delle finali che videro l'Italia tra le quattro protagoniste alle Canarie, mettendo a segno piazzamenti importanti anche a Us Open, Australian Open e al Roland Garros. Il primo titolo Wta per la Schiavone è arrivato nel 2007 a Bad Gastein, seguito da uno a Mosca nel 2009. Due anche i trionfi in Fed Cup con l’Italia, uno nel 2006 e uno nel 2009.

La vittoria al Roland Garros

La definitiva esplosione è tuttavia arrivata nel 2010: è in quell’anno che Francesca Schiavone conquista a Barcellona il suo terzo Wta ed entra nella leggenda diventando la prima italiana a trionfare al Roland Garros. La stagione si conclude con la partecipazione ai Wta Championships - con il primo match di sempre al Masters vinto da un’azzurra (contro la Dementieva) - e la terza Fed Cup in cinque anni conquistata a San Diego contro gli Stati Uniti. Seguono una serie di importanti record infranti dalla tennista italiana: nel 2011 accede ai quarti agli Australian Open, diventando l’unica italiana a poter vantare almeno i quarti in tutte e quattro le prove dello Slam. In quell’occasione, negli ottavi, è protagonista con Svetlana Kuznetsova del match più lungo della storia: 4 ore e 44 minuti al termine dei quali l'azzurra si impone per 6-4, 1-6, 16-14, con il set decisivo durato la bellezza di 180 minuti.

La scalata al ranking mondiale

Nel 2011 arriva fino al numero 4 del ranking Wta, prima azzurra nella storia. Conquista anche un’altra finale a Parigi, ma deve arrendersi alla cinese Li Na. Tra i suoi successi, anche due titoli Wta a Strasburgo e Marrakech nel 2012 e 2013. Nel 2016 arriva ad un passo dalla storia, sfiorando il record dei 62 tornei major consecutivi in carriera di Ai Sugiyama: l'azzurra ne aveva giocati 70, di cui 61 di fila (dagli Us Open del 2000 a quelli del 2015) e se gli organizzatori degli Australian Open 2016 non le avessero fatto lo "sgarbo" di non concederle una wild card per il tabellone principale il primato della giapponese sarebbe caduto. Gli ultimi guizzi sono il torneo di Rio de Janeiro nel 2016 e quello di Bogotà l'anno scorso, non prima di un'ultima apparizione con l'amata maglia azzurra, battendo la Schmiedlova in un match di Fed Cup contro la Slovacchia.