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Sgombero Roma, timori per il corteo. Parolin: "Violenza inaccettabile"

Cronaca

"Quelle immagini provocano sconcerto e dolore. Credo ci sia la possibilità di fare le cose meglio", dice il segretario di Stato Vaticano. Manconi: "Minniti non autorizzerà sgomberi senza soluzioni abitative"

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Mentre continuano le polemiche sullo sgombero dei rifugiati prima dal palazzo di via Curtatone e poi dalle vicine aiuole, oggi a Roma è il giorno del corteo dei movimenti per la casa. Alcuni dei militanti, che si definiscono “solidali”, hanno sostenuto la protesta dei migranti. Intanto la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta "su quanto avveniva all'interno dell'immobile occupato". In particolare i magistrati intendono fare luce sulle modalità dell'occupazione dopo che nello stabile sono state rinvenute ricevute, forse di "affitti" pagati che farebbero ipotizzare l'esistenza di un racket, e anche un pc usato per confezionare badge da distribuire agli occupanti.

Corteo blindato

Il corteo, che sfila da piazza Esquilino fino a piazza Madonna di Loreto, nel centro storic, è super sorvegliato dalle forze dell'ordine. Si temono, infatti, violenze fomentate dalla rabbia (amplificata sui social) per le immagini di donne colpite con i cannoni ad acqua e del funzionario di polizia che incita a “spaccare un braccio” ai facinorosi. Ad alcuni, poi, non è piaciuta nemmeno la carezza dell'agente a una rifugiata. Alla manifestazione prendono parte anche i rifugiati sgomberati da via Curtatone, quattro dei quali sono stati arrestati (tra loro due donne). La questura ha deciso di predisporre varchi d'accesso con controlli delle forze dell'ordine, transenne, divieto di portare aste, bottiglie di vetro e altri oggetti atti a offendere. Sono attese circa 5mila persone. 

Il cardinale Parolin: “Violenza non accettabile”

Dello sgombero di piazza Indipendenza ha parlato anche Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano. “Quelle immagini non possono che provocare sconcerto e dolore, soprattutto dalla violenza che si è manifestata. E la violenza non è accettabile da nessuna parte”, ha detto a margine del Meeting di Cl. “Credo che, da quello che ho visto e da quello che ho letto, ci sia la possibilità di fare le cose un po' meglio, fare le cose bene, perché ci sono le regole. Adesso, per esempio, ho visto che ci sarà questo impegno a trovare per queste persone delle abitazioni alternative prima di arrivare a questi estremi. Io penso che se c'è buona volontà si possono trovare le soluzioni senza arrivare a queste manifestazioni così spiacevoli”, ha aggiunto il cardinale.

Manconi: da Minniti no a sgomberi senza soluzioni abitative

Il riferimento è alle sei villette nel Reatino in cui dovrebbero essere sistemati i quaranta migranti in condizioni di maggior disagio. Il sindaco di Forano, però, ha già detto no. “Sono assolutamente contrario ad un'ipotesi del genere perché la comunità non l'accetterebbe. E non per un problema di razzismo, ma per oggettivi problemi caratterizzati già dall'elevato numero di migranti ospitati a Forano”, ha dichiarato Marco Cortella (Pd). Secondo il senatore Pd Luigi Manconi, intanto, “il ministro dell'Interno Minniti non autorizzerà altri sgomberi a Roma senza che vi siano già pronte soluzioni abitative alternative”. “Non posso virgolettarlo, perché non sono stato autorizzato a farlo, ma posso dirlo”, ha aggiunto il presidente della Commissione diritti umani del Senato a Sky TG24.