1 aprile 2017: a Tecchiena, frazione di Alatri, è il giorno dei funerali di Emanuele Morganti, il ventenne massacrato di botte nella notte di venerdì. “Era un angioletto, ma che dico, era un caciarone pieno di vita che ci faceva sentire vivi”, ha detto la mamma Lucia alla fine del rito. “A nome suo – ha aggiunto – chiedo un applauso a chi è in chiesa e a chi è fuori, è il nostro grazie insieme alla richiesta di ricordare Emanuele nelle nostre preghiere e di salvare i nostri ragazzi dalle inquietudini. Dio non lo ha chiamato perché cattivo, ma lo ha solo ricevuto dalla cattiveria degli uomini. Lo ha accolto” –
Alatri: restano in carcere i due fratellastri fermati per l'omicidio