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Puffin a rischio in Islanda, le autorità: limitare la caccia e via dai menù dei ristoranti

Ambiente

Nadia Cavalleri

Photo credit Rodrigo A. Martinez Catalan

Non si tratta di un vero e proprio divieto, ma di un primo passo per cercare di fermare il declino nella popolazione di pulcinelle di mare islandesi. Abbiamo chiesto agli esperti perchè negli ultimi 30 anni gli esemplari sono diminuiti del 70%

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Le pulcinelle di mare islandesi rappresentano circa il 40% della popolazione di puffin nel mondo e circa il 20% di questi uccelli  nidifica ogni anno nelle Isole Westman.

Abbiamo chiesto al dr Erpur S. Hansen, biologo e direttore del Centro di ricerca sulla natura dell'Islanda meridionale, di spiegarci se sono state individuate le ragioni che stanno portando ad un costante assottigliarsi del numero di esemplari. "È stato dimostrato" ci dice il dr Hansen "che l’attuale riscaldamento degli oceani ha effetti dannosi per numerose specie. Abbiamo trovato periodi prolungati di forti correlazioni tra la temperatura superficiale del mare locale e la produzione di pulcini. I modelli meglio supportati indicano che il declino della popolazione è almeno parzialmente causato dall’aumento della temperatura superficiale del mare intorno all’Islanda".  Il dr. Hansen, insieme ad un team di ricercatori, ha lavorato su una raccolta di dati iniziata nel 1880 che riguarda la vita e la riproduzione dei puffin e che ha origine proprio nella colonia di pulcinelle di mare più grande del mondo, quella che si trova appunto nel sud ovest dell‘Islanda, che ora è soggetta ad un forte declino.

Il dr. Hansen sostiene da tempo che una riduzione della caccia e il divieto di vendita di carne di pulcinella di mare (per la quale servirebbe però una modifica della legge islandese) dovrebbero entrare con maggior energia nella conversazione sul declino di questi uccelli, dato che ormai è un trend costante che verosimilmente continuerà anche nel prossimo decennio.

 

Puffin credit Rodrigo A. Martinez Catalan - Rodrigo A. Martinez Catalan

La lettera delle autorità

L'Agenzia per l'Ambiente islandese e il Ministero dell'Ambiente hanno pubblicato una lettera che, in sintesi, suona così: "La caccia fa diminuire il numero delle pulcinelle di mare. Nella preparazione del piano di gestione e protezione della popolazione delle pulcinelle di mare, l'Agenzia per l'Ambiente ha recentemente ricevuto due esperti indipendenti, il Dr. Fred A. Johnson e il Dott. Carl Walters, per esaminare i dati della Southern Nature Agency e il potenziale impatto della caccia sulla popolazione delle pulcinelle di mare. Gran parte delle catture di pulcinelle di mare ogni anno vengono vendute ai ristoranti, quindi i cacciatori sono incoraggiati a esercitare moderazione durante la caccia. I ristoranti sono invitati a verificare attentamente se le pulcinelle di mare rientrano nel loro menu, vista la vulnerabilità della popolazione, e la loro pesca non può quindi essere considerata sostenibile“.

 

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