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Alluvione Marche, 1.600 km quadrati di detriti in mare: le immagini del satellite Sentinel

Ambiente
Advanced Geospatial Data Management

I sedimenti trasportati dai fiumi straripati coprono un'area lunga 80 km e larga 20 km nel Mar Adriatico, nella fascia davanti all'intera regione dell'Italia centrale

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Detriti per 1.600 chilometri quadrati nel Mar Adriatico. Le immagini arrivano dal  satellite Sentinel che ha "fotografato" i sedimenti alluvionali trasportati dai fiumi e dai torrenti delle Marche straripati nella notte fra il 15 e il 16 settembre durante l'alluvione. Si tratta di una striscia lunga 80 km e larga 20 nella fascia di mare davanti alla regione colpita da fortissime piogge che hanno provocato enormi danni e vittime. Le immagini dei detriti finiti in mare sono state elaborate dalla piattaforma Advanced Geospatial Data Management (Adam) specializzata nel processare dati provenienti in particolare dai satelliti allestiti per l'osservazione della Terra.

Le immagini del satellite Sentinel 3

La foto dei sedimenti alluvionali nelle Marche è stata scattata dal satellite Sentinel 3 della costellazione europea Copernicus, che ha diffuso anche un tweet: l'accumulo di detriti più esteso è quello causato dalle acque del fiume Misa che, in realtà, è un torrente di poco più di 45 chilometri di lunghezza. Questo corso d'acqua, nelle estati particolarmente calde e senza piogge, finisce in gran parte in secca. Come riporta Il Messaggero, già il 3 maggio 2014, il Misa aveva causato pesanti danni a Senigallia. I satelliti Sentinel 3 della rete Copernicus sono in orbita a 815 chilometri di quota, progettati e costruiti soprattutto in Italia da Thales Alenia Space per conto dell'Agenzia spaziale europea. 

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