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Sempre più spazzatura e plastica sulle coste inglesi

Ambiente
Le bottiglie sono fra gli oggetti più comunemente rivenuti sui litorali (Getty Images)

Al termine della pulizia annuale delle spiagge a cura della Marine Conservation Society è emerso un incremento annuo dei rifiuti del 10% nel 2017 - LO SPECIALE SKY "UN MARE DA SALVARE

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La quantità di rifiuti riversati sulle spiagge britanniche ha subito un'impennata del 10% nel 2017. Lo ha fatto sapere la Marine Conservation Society (Mcs) al termine della pulizia annuale del litorale del Regno Unito. Gran parte di questi rifiuti sono costituiti da plastiche, uno dei materiali più diffusi negli oceani e responsabile di numerosi problemi legati alla fauna marina, con possibili conseguenze anche per l'alimentazione umana. (LO SPECIALE)  

La pulizia annuale

I 7mila volontari della Mcs hanno ripulito lo scorso settembre 340 spiagge, divenute il campione di riferimento per l'analisi della dispersione dei rifiuti in mare. Il risultato di quest'anno indica il ritrovamento di 718 pezzi di spazzatura ogni cento metri. Il 20% di questi frammenti di rifiuti sono costituiti dal confezionamento di cibo e bevande "da asporto", come bottigliette e incarti di panini. Attraverso l'analisi metodica dei dati raccolti negli ultimi dieci anni è stato possibile ricostruire una ripida curva che indica come il livello dei rifiuti sia cresciuto in modo pressoché costante, fino a raggiungere il picco nel 2014. Dopo due anni di calo, il 2017 torna a segnare un incremento significativo.

 

La proposta

 

La Mcs, visto l'aggravarsi del fenomeno, ha chiesto al governo di contrastare l'utilizzo di confezionamenti di plastica usa e getta, attraverso una tassa sui costi di cannucce, tazze di carta e altri prodotti analoghi. "I nostri oceani stanno soffocando nella plastica", ha affermato al Guardian Sandy Luk, ceo della Mcs, "abbiamo bisogno urgente di una tassa sulla plastica usa e getta come primo passo". La tassa, ha comunicato lo scorso 18 novembre il Cancelliere dello scacchiere Philip Hammond, è in corso di valutazione dal parte dell'esecutivo britannico. Il miglioramento delle condizioni delle spiagge sperimentato fra 2014 e 2016, secondo la Mcs sarebbe infatti dovuto a una tassa sui sacchetti di plastica introdotta proprio nel 2015, con un crollo nell'utilizzo dell'85% e dei relativi ritrovamenti sulle spiagge del 40%. L'appello è di continuare su questa strada.