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Dagli anni '50, 79% della plastica finito in discarica o nell'ambiente

Ambiente
Plastica riemersa da una discarica in provincia di Brescia (Fotogramma)

Uno studio pubblicato su "Science advances" ha compiuto "la prima analisi globale" sulle 8,3 miliardi di tonnellate di questo materiale fabbricate dagli anni '50 al 2015. E anche oggi il riciclo appare insufficiente

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Dagli anni '50 al 2015 è stato riciclato solo il 9% della plastica prodotta. Il 12% è stata incenerita, mentre la grossa fetta rimanente, il 79%, è stata o dispersa nell'ambiente o gettata in discarica. Sono alcuni dei principali risultati di una ricerca, pubblicata su "Science advances", che si presenta sin dal titolo come la summa dei dati relativi alla “produzione, l'uso e il destino di tutta la plastica mai prodotta”.

La produzione e il riciclo della plastica

La ricerca, guidata dalla University of California di Santa Barbara, ha stimato innanzitutto l'ammontare complessivo della plastica vergine (cioè non riciclata) fabbricata dall'uomo dagli anni '50 a oggi: ben 8,3 miliardi di tonnellate. Se il trend attuale dovesse continuare, la produzione complessiva nel 2050 raggiungerà i 34 miliardi di tonnellate, di cui 12 miliardi finiranno nelle discariche oppure nell'ambiente. Anche gli attuali livelli di riciclo- una pratica praticamente sconosciuta fino agli anni '80 - sembrano dunque ancora insufficienti. “Stiamo soffocando sempre più gli ecosistemi con la plastica e sono molto preoccupato del fatto che potrebbe verificarsi ogni sorta di conseguenza avversa e che lo scopriremo solo quando sarà troppo tardi”, ha detto al "Guardian" il primo autore della ricerca, Roland Geyer. Secondo lo studioso, le conseguenze dell'interazione della plastica con gli organismi terrestri potrebbero essere anche peggiori rispetto a quella con gli organismi marini, già messa in risalto da numerose altre ricerche.

Boom nell'usa-e-getta

La ricerca ha potuto ricostruire i dati complessivi, identificando e sintetizzando diverse fonti sulla fabbricazione, l'uso e il fine vita delle resine polimeriche, delle fibre sintetiche e degli additivi, asserendo così di aver dato alla luce “la prima analisi globale su tutta la plastica prodotta in serie”. Un aspetto di particolare interesse sulla vita della plastica riguarda da vicino le sue funzioni e la sua longevità. La crescente popolarità di questo materiale, infatti, è dovuta al suo utilizzo nei confezionamenti usa-e-getta, come fasciature e bottiglie, una vocazione cui è collegato il fatto che metà della plastica prodotta diventi rifiuto nel giro di quattro anni o meno. “Ciò che stiamo cercando di fare è creare le fondamenta per una gestione sostenibile dei materiali”, ha sottolineato Geyer. “Non si può amministrare ciò che non si misura: così pensiamo che le discussioni sulle misure politiche saranno più informate se basate sui fatti, e ora abbiamo questi numeri”.