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Boom di multe a Torino. Insulti all'assessora Foglietta, che pubblica la lettera

Piemonte

Nel testo parole pesanti e riferimenti personali alla famiglia dell'assessora, complice e colpevole, secondo chi scrive, di una multa troppo "fiscale". Intanto il Comune di Torino pubblica i dati sulle sanzioni agli automobilisti: nei primi 6 mesi c’è un 30% di verbali in più per sosta irregolare rispetto al 2022

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“Siete di una cattiveria al limite della crudeltà”. Sono le prime parole di una lettera ricevuta dall’assessora alla mobilità di Torino Chiara Foglietta e indirizzata ai vigili urbani del capoluogo piemontese, colpevoli, secondo l’autore del manoscritto di aver inflitto una multa troppo “fiscale”. Nulla di male forse, se ci si fermasse qui. Ma la lettera degenera subito dopo in un attacco personale all’assessora Foglietta, con insulti a lei e alla sua famiglia. Tanto che Foglietta decide di pubblicare sui social la foto della lettera per denunciare l’accaduto.

A leggere i dati pubblicati dal Comune di Torino sulle sanzioni agli automobilisti fino al 9 luglio di certo emerge un dato: nei primi 6 mesi c’è un 30% di verbali in più per sosta irregolare rispetto al 2022. Sono numeri da “accanimento”? Anche se fosse, sicuramente non da giustificare le parole contenute nel manoscritto dell’utente.

La lettera

“L’amore mi aiuta a sopportare l’enorme quantità di odio che mi viene riversato addosso sui social, nelle lettere al giornale, al telefono, praticamente ogni giorno - scrive Foglietta commentando la foto sui suoi profili social - Condito spesso da minacce. Anche attraverso interessanti lettere anonime. La critica è sempre ben accetta, le porte del mio ufficio sono aperte, ma tutto questo è inaccettabile, anche per chi ha le spalle larghe come le mie”.

Nel testo chi scrive si lamenta per aver ricevuto una multa per aver superato con l'auto la linea di arresto del semaforo, a suo dire, per un centimetro. Ma poi si rivolge all’assessora usando termini come “infanzia senza amore”, “frigidità”, “mancanza di affetto e di sesso”. Oltre a riferimenti a un contesto famigliare, secondo lui con “genitori separati”, in cui l'assessora sarebbe cresciuta.

I dati

Secondo quanto pubblicato dal Comune di Torino nei primi sei mesi dell’anno le multe legate alla sosta irregolare sono state quasi 273mila, mentre nel 2022 erano state poco più di 400mila in totale. Con un aumento più spiccato per chi non paga le strisce blu: 119mila in sei mesi, contro le 167mila di tutto l’anno scorso e le 169mila del 2021. Mettendo insieme i numeri di polizia municipale e ausiliari il ritmo è di quasi 20mila verbali al mese. Nel 2022 il target si fermava a 14mila: il 30% in meno.

Le altre sanzioni

In crescita anche le sanzioni legate ai divieti di fermata: 38mila in un semestre contro le 62mila dell’intero 2022 (e le 42mila di tutto il 2021). Per la sosta vietata nei parcheggi riservati ai disabili nei 12 mesi del 2022 erano state elevate 5.636 sanzioni, dal primo gennaio al 10 luglio 2023 sono state 3.719. Senza contare chi lascia l’auto in mezzo a un incrocio, di fronte a un cassonetto o davanti a un passo carraio: tutte “fattispecie” in aumento, in alcuni casi addirittura raddoppiate. Leggero incremento anche per chi parcheggia i monopattini elettrici nelle aree vietate (500 multe in sei mesi contro le 790 dell’intero 2022).

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"Nessuna volontà di fare cassa"

Quello del 2023 è solo un trend, bisognerà attendere le sanzioni accertate e definitive, conclusi ricorsi e sanzioni. Secondo quanto riporta La Stampa in alcuni casi l’incremento si spiega con la volontà del Comune di punire certi comportamenti, come ha spiegato l’assessora alla Sicurezza Gianna Pentenero: "Dalla fine del 2022 è stata incrementata l’attività della polizia locale per controllare che gli stalli riservati ai disabili fossero usati solo da chi è titolare di un permesso". Il Comune assicura che non c’è stata alcuna richiesta di incrementare i controlli per fare cassa, anzi precisano che l’indennità ai vigili ora non viene riconosciuta se gli agenti raggiungono un certo numero di sanzioni, ma se gli obiettivi di sicurezza fissati nei quartieri vengono rispettati. Lo scorso anno il valore dei verbali è arrivato a 58 milioni di euro.