In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Torino, presidente Mattarella inaugura anno accademico Esercito

Piemonte

"Pace e sicurezza sono state colpite e messe a grandissimo rischio dalle allarmanti vicende che nel centro Europa si stanno svolgendo", ha detto il presidente nel corso dell'inaugurazione dell'anno accademico scolastico degli istituti di formazione

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Guarda le notizie di oggi 7 ottobre

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico scolastico degli istituti di formazione dell'esercito a Torino, nel palazzo dell'Arsenale. "Pace e sicurezza sono state colpite e messe a grandissimo rischio dalle allarmanti vicende che nel centro Europa si stanno svolgendo", ha detto il presidente nel corso dell'inaugurazione. "Questo - ha aggiunto rivolgendosi agli allievi - è oggetto delle nostre riflessioni e dei vostri studi".

©Ansa

"Importante la collaborazione tra mondo militare ed accademico"

 In pochissimi anni "mutamenti profondi hanno cambiato la scena internazionale, basti pensare alla cibernetica, al web, allo spazio, per comprendere come il mondo sia cambiato, occorre pensare in modo completamente nuovo e i luoghi sono innanzitutto quelli di formazione dell'esercito". Per questo è "importante la collaborazione tra mondo militare ed accademico. Sempre in base ai valori della Costituzione: libertà, democrazia e diritti umani con la persona al centro, sempre nella ricerca di pace e sicurezza che le nostre forze armate perseguono nell'ambito dell'iniziativa della comunità internazionale sotto la guida dell'Onu, della Ue e della Nato.

©Ansa

Mattarella ad Alba

Sergio Mattarella è poi arrivato ad Alba (Cuneo), al Teatro Sociale, in visita ufficiale, in occasione del centenario della nascita dello scrittore Beppe Fenoglio, nel bicentenario della nascita del ministro Michele Coppino e nella giornata inaugurale della 92/a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba. Ad accogliere il Capo di Stato il presidente della Regione Piemonte Alberto Ciro, il sindaco Carlo Bo e il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo. Fuori dal teatro ci sono i bambini delle scolaresche con le bandierine tricolore, che l'hanno salutato con un applauso.

"La provincia italiana è stata protagonista della costruzione dello Stato unitario prima e della Repubblica dopo. Non ho bisogno di ricordarlo qui, nella 'Provincia granda', serbatoio di valori morali, di esempi di impegno civico e passione civile", ha detto Mattarella. 

"Con riforma Coppino istruzione ampliò democrazia"

"Con la riforma dell'Istruzione voluta da Michele Coppino, e la riforma elettorale del 1882 che concesse il voto a tutti gli uomini maggiorenni che avessero superato l'esame del corso elementare obbligatorio, l'istruzione si traduceva in ampliamento della democrazia, dell'accesso ai loro diritti. Non più una scuola chiamata a formare solo classi dirigenti bensì cittadini". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ricordando, al Teatro Sociale affollato di sindaci e studenti, la riforma dell'Istruzione del 1877, di cui fu artefice proprio Coppino, che rese obbligatoria e gratuita la frequenza della scuola elementare fino ai 9 anni. "La vicenda umana di Coppino - ha sottolineato Mattarella - si accompagna al processo dell'unità del Paese e, volendo riprendere l'espressione attribuita a Massimo d'Azeglio, al lavoro necessario per 'fare gli italiani'. Può sembrare una stranezza, 160 anni dopo, pensare che l'Italia non fosse fatta di italiani, non fosse cioè omogenea nelle sue genti, ma tanti fra di esse si esprimevano in dialetto, e in dialetti diversi. Di qui il ruolo fondamentale e "trasformativo" dell'istruzione. È in questo campo - ha proseguito Mattarella - che Michele Coppino - il cui prestigio lo condusse anche alla presidenza della Camera dei Deputati - sviluppò in particolare la sua azione, durante la sua guida al Ministero dell'istruzione".

"Epopea resistenza è parte dell'identità delle Langhe"

Mattarella ha poi ricordato uno scritto di Fenoglio, 'La malora', la langa "un tempo abitata da persone prostrate dalla miseria. Un mondo contadino - ha detto ancora Mattarella - segnato dalle ingiustizie. E' legittimo, dunque, guardare con orgoglio al risultato di decenni e decenni di intelligente laboriosità che, con tenacia, hanno condotto sin qui. L'epopea della resistenza, vissuta e narrata da Fenoglio, è parte costitutiva della vostra identità, del vostro essere italiani e l'avete recata alla Repubblica. Alba fu zona 'libera', anello di quelle repubbliche partigiane che hanno segnato la volontà di riscatto del popolo italiano, radici della scelta che il popolo avrebbe poi sancito il 2 giugno del 1946. Alba, recita la motivazione della Medaglia d'oro al Valor militare per la sua attività partigiana, - ha detto ancora Mattarella - ha simboleggiato "l'eroismo ed il martirio di tutta la Regione". Preferendo "alla resa offerta dal nemico il combattimento a fianco dei suoi figli militanti nelle forze partigiane".

"Vigilanza estera? Italia sa badare a sé stessa"

"L'Italia sa badare a sé stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell'Unione europea". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella rispondendo ad una domanda di un giornalista che gli chiedeva un commento sulla vigilanza da parte di governi esteri sull'Italia.