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Coronavirus Torino, positivo direttore de La Stampa: chiusa redazione

Piemonte
©Ansa

“Dopo un sabato di tosse – ha scritto Massimo Giannini su Twitter – ieri ho fatto un tampone e sono positivo al Covid-19”. Chiuse la sede centrale nel capoluogo piemontese e la redazione di Roma per consentire la sanificazione dei locali

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"Dopo un sabato di tosse, ieri ho fatto un tampone e sono positivo al Covid-19". Così il direttore de La Stampa, Massimo Giannini, su Twitter. "Ringrazio tutti per l'affetto - scrive ancora Giannini - al giornale ci stiamo organizzando e domani ci saremo, come sempre e più di sempre. Ma attenti, il virus c’è, usiamo tutte le precauzioni. Solo così "andrà tutto bene".

Chiuse le redazioni di Torino e Roma

Con effetto immediato la sede centrale di Torino e la redazione di Roma rimarranno chiuse per consentire la sanificazione dei locali. Da quanto si apprende, il rientro nelle due redazioni potrebbe avvenire a partire da mercoledì 7 ottobre. Su Twitter, lo stesso Giannini ha precisato: "Al giornale ci stiamo organizzando e domani ci saremo, come sempre e più di sempre".

Giannini: “Sto discretamente bene, serve più rigore”

"Sto discretamente bene, ho saputo di essere positivo ieri, sono stato male sabato pomeriggio con tosse e male al torace, per cui ieri mattina mi sono fatto ricoverare al Policlinico Gemelli per fare tutti accertamenti del caso. Mi hanno comunicato l'esito positivo del tampone al coronavirus ma i polmoni per ora non sembrano essere intaccati. Non ho mai avuto febbre, ma sento grande spossatezza e una sensazione di oppressione al torace", è la testimonianza di Giannini ospite su La7. "Nell'ultimo periodo - ha raccontato Giannini - ho girato tanto, forse troppo, per eventi pubblici del giornale, anche se l'ho fatto prendendo tutte le precauzioni. Alla luce di quello che ho visto ieri in ospedale, voglio dire che dobbiamo stare tutti più attenti. Serve più attenzione e più rigore. Al Gemelli - ha sottolineato - ho visto tanta gente ricoverata e che sta male. Se oggi viviamo con insofferenza le restrizioni del governo, penso che dobbiamo metterci una mano sulla coscienza e non dimenticare quello che abbiamo vissuto a marzo e aprile scorso, perché anche se adesso non siamo in quella situazione, possiamo tornarci rapidamente se non facciamo attenzione. Soprattutto i giovani devono avere grande senso di responsabilità, perché possono essere loro i principali veicoli del virus".