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Eternit bis, Schmidheiny rinviato a giudizio a Vercelli

Piemonte
Foto di archivio

L’imprenditore svizzero è chiamato a rispondere di omicidio volontario in relazione alla morte di 392 persone provocata, secondo l'accusa, dall'amianto lavorato nello stabilimento di Casale Monferrato. Il processo si aprirà a Novara il 27 novembre 

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Stephan Schmidheiny è stato rinviato a giudizio a Vercelli per il caso Eternit bis. Il processo si aprirà in Corte d'Assise a Novara il 27 novembre, con l’imprenditore svizzero chiamato a rispondere di omicidio volontario in relazione alla morte di 392 persone provocata, secondo l'accusa, dall'amianto lavorato nello stabilimento di Casale Monferrato (Alessandria) della multinazionale. A disporre il rinvio a giudizio è stato il gup Fabrizio Filice. 

Difesa Schmidheiny: "Delusi ma fiducia nella giustizia"

Astolfo Di Amato, avvocato difensore di Schmidheiny insieme a Guido Carlo Alleva si è detto "deluso" per il rinvio a giudizio del suo assistito, "ma per fortuna il procedimento non finisce qui. Nel primo processo abbiamo avuto ragione - ha dichiarato - e se il gup ci avesse dato ragione dall'inizio sarebbe andata meglio per tutti. E credo che anche in questo caso sarebbe stato più opportuno ascoltare le nostre ragioni. Abbiamo fiducia nella giustizia", ha concluso il legale.

Afeva: "Tutti hanno diritto ad avere giustizia"

"Tutti hanno diritto ad avere giustizia. Se Schmidheiny fosse stato giudicato da un tribunale monocratico a Vercelli per omicidio colposo avremmo perso, per via della prescrizione, l'80% della rappresentanza delle 392 persone morte per mesiotelioma. Adesso, anche se l'imputazione è molto delicata, lotteremo". È quanto ha dichiarato Nicola Pondrano, ex lavoratore della Eternit e rappresentante della Afeva, Associazione familiari vittime dell'amianto. "Per il momento - aggiungono dall'Afeva - è una grande soddisfazione. C'è stato un grande impegno anche da parte del giudice dell'udienza preliminare, che ha redatto un'ordinanza particolarmente accurata andando ad esaminare tutte le eccezioni sollevate dalle difese".