In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

"Azzurri uniti contro il razzismo, in piedi o in ginocchio"

Sport

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, la Nazionale Italiana, con un comunicato ufficiale, chiarisce che gli Azzurri sono sempre in prima linea contro il razzismo, a prescindere dalle forme simboliche di protesta da tenere dentro al campo. 

Condividi:

Con un nota ufficiale, il responsabile della comunicazione della Nazionale italiana Paolo Corbi chiarisce la posizione dell’Italia calcistica in merito a quanto avvenuto domenica scorsa prima della gara con il Galles, dopo che cinque giocatori (Emerson Palmieri, Andrea Belotti, Rafael Toloi, Matteo Pessina e Federico Bernardeschi) si sono inginocchiati, aderendo così idealmente al movimento Black Lives Matter contro le discriminazioni razziali.

 

Non tutti i giocatori hanno messo in pratica questa forma di protesta, ma questo non significa nulla, fanno capire dal ritiro di Coverciano: “A nome di tutta la squadra, ribadiamo che siamo contro ogni forma di razzismo, ci siamo confrontati e ovviamente vogliamo ribadire questa posizione. Aderire o meno ad una forma di protesta per quanto simbolica non vuol dire ignorare la lotta al razzismo". 

 

La precisazione

 

Bruno Corbi  - responsabile della comunicazione - prosegue così il suo discorso per spiegare il diverso comportamento tenuto dai giocatori della Nazionale:

"Volevo chiarire, rispetto a quando e' stato scritto e detto al riguardo in questi giorni, che tutti conoscono l'esempio dei comportamenti tenuti dai nostri calciatori. Il razzismo si combatte ogni giorno ciascuno con i propri comportamenti e su questo siamo tutti molto impegnati. Quanto al fatto che a inizio gara qualcuno si sia inginocchiato e altri non l'abbiano fatto, c'e' stata un po' di confusione. I calciatori erano tutti concentrati su una partita per noi decisiva perche' metteva in palio il primo posto nel girone e per il prosieguo dell'Europeo. Quindi, da quanto abbiamo ricostruito, non eravamo del tutto preparati a quel momento. Per il futuro, se ci saranno altre occasioni, la squadra si confrontera' al suo interno e prendera' una decisione univoca che sara' messa in pratica da tutti".  Così in una nota la Comunicazione degli Azzurri.