Dopo la fine del processo di primo grado per doping, con l'archiviazione per "non aver commesso il fatto", il marciatore si dice "molto contento". E guarda all'appuntamento olimpico di Tokyo: "Se avrò la possibilità di partecipare sarò contento, se questo non succederà, va bene lo stesso. L’importante è essere arrivato alla verità". Wada dopo la sentenza: "Noi diffamati"
“Ho aspettato così tanto e ho lottato così tanto in questi ultimi anni, che poi quando arriva questo momento ci vuole un po’ per metabolizzare. Però sono molto contento”. Questo il commento, ai microfoni di Sky Sport, di Alex Schwazer, dopo che il tribunale di Bolzano ha posto fine al processo di primo grado per doping con l'archiviazione "per non aver commesso il fatto" (qui l'approfondimento di Sky Sport). “È stata una vittoria molto importante”, ha aggiunto l'atleta che ora guarda all'appuntamento olimpico di Tokyo: “Se avrò la possibilità di partecipare alle Olimpiadi sarò molto contento, se questo non succederà, va bene lo stesso. L’importante è essere arrivato alla verità e dimostrare a tutti che sono innocente”.
Schwazer: "Sistema di controllo dovrebbe essere rivisto"
Poi Schwazer, commentando il sistema anti-doping, ha spiegato: "Credo che tutto il sistema di controllo dovrebbe essere rivisto". E ha aggiunto: "Forse dopo la mia vicenda, sarebbe il caso di ragionare su questo aspetto". Sul caso Schwazer, il 18 febbraio il giudice ha accolto la richiesta del pm contestandone la tesi di "opacità" da parte di Iaaf e Wada nelle analisi che portarono alla positività e alla squalifica del marciatore, e rilanciato dure accuse contro le due associazioni. Il giudice ha ritienuto "accertato con altro grado di credibilità" che i campioni di urina nel 2016 furono alterati per far risultare l'atleta positivo.
Wada: "Inorriditi da sentenza"
Intanto, proprio l'agenzia mondiale antidoping Wada si dice "inorridita" dalla sentenza di ieri del tribunale di Bolzano, respinge le accuse e minaccia azioni legali. In un tweet diffuso nella notte, la Wada ha così preso posizione sulla vicenda. La Wada "ha preso atto con grave preoccupazione dei commenti fatti da un giudice del tribunale di Bolzano nella decisione sul caso penale nei confronti del marciatore Schwazer. Il dispositivo della sentenza è lungo e articolato, e necessiterà di essere valutato nella sua completezza, la Wada è inorridita dalle numerose accuse spericolate e prive di fondamento".