In tour fino a settembre nei maggiori Festival, dopo i live sold out nei Palazzetti, per portare dal vivo il suo ultimo album “Rave, Eclissi”, Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai, si racconta al vicedirettore Omar Schillaci in “Tananai - Io faccio la pasta fresca” nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo
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Alberto Cotta Ramusino, in arte Tananai, è il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24 (LO SPECIALE). Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, il cantante si racconta in “Tananai - Io faccio la pasta fresca”, in onda lunedì 10 luglio alle 21 su Sky TG24, sabato 15 luglio alle 13.20 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.
È in tour fino a settembre nei maggiori Festival, dopo i live sold out nei Palazzetti, per portare dal vivo il suo ultimo album “Rave, Eclissi”, certificato disco di platino e i suoi maggiori successi, tra cui “Tango” (triplo platino) che gli è valso il quinto posto in classifica al 73° Festival di Sanremo.
tra Soddisfazioni e riflessioni
Soddisfazioni e riflessioni, nella chiacchierata che ripercorre alcune delle tappe della sua vita e carriera. Si parte dall’infanzia e i primi passi nella musica dapprima come produttore con il progetto “Not for us” che “nasce più o meno in seconda media. Tornavo da scuola e mi mettevo a suonare, suonare, suonare e a produrre...", "Inviavo le mie produzioni a mezzo mondo...". Una delle risposte fu: “Thanks for your interest but your not for us”. E da lì prese quel nome con l’intento di diventare famosissimo e di fargliela vedere, ma "in realtà non andò così”. Quindi il successo arrivato con la scrittura delle canzoni, il canto e il passaggio alla musica pop. Ed ecco “Sesso occasionale”, “Tango” e anche la hit con Fedez e Mara Sattei “La dolce vita”: “Devo dire, ho passato quella che ad oggi è una delle estati più divertenti della mia vita...", "ho conosciuto tanta gente...", "Quel pezzo mi è servito moltissimo e sono grato di aver fatto quella esperienza…”. Una maturità arrivata anche dopo un percorso in cui si è fatto aiutare: “Il consiglio più grande che do, infatti, a tutti i ragazzi e le ragazze che mi fermano per un consiglio è quello di non pensare che puoi fare tutto da solo, di circondarsi delle persone giuste. Questa è una cosa che si riflette anche su altri ambiti come la salute mentale. Il fatto di poter effettivamente essere in grado di riconoscere di aver bisogno di aiuto...”. Nella sua giovane vita ha anche sofferto di obesità: “Ci sono delle cose che ancora devo capire di quel periodo…”. "In un certo senso più che quel periodo in sé è stato difficile dopo quando, con la crescita, lo sviluppo ha fatto il suo corso, quindi mi sono alzato, ho perso kg, ero più gradevole all'aspetto, è stato fidarmi delle persone effettivamente...". "E tuttora, in realtà, quando mi fanno i complimenti, li accetto, so che in alcuni casi sono veri, però, sono comunque molto a metà tra la timidezza e il ‘non ti credo’”.
Si parlerà anche della scuola e delle interrogazioni: "Ero arrivato in after dalla serata di Kalkbrenner dopo aver passato la notte a dormire in metro perché non aprivano e non avevamo i soldi per i taxi all'epoca. E quindi prendiamo e andiamo a scuola..." con un amico "e gli dico ‘falla tu l' interrogazione’. È entrato in classe, si è messo gli occhiali, il cappellino e lui (il professore, ndr) inizialmente non si è accorto che era un'altra persona. Pensava fosse me poi a un certo punto l’ha sgamato. Si è ritrovato questo qua che non era della nostra classe da due anni e quindi quella è andata male. Mi diede un brutto voto". Ma si scoprirà anche un talento nascosto di Tananai: “Sono bravissimo a fare la pasta fresca...”, “Durante il periodo del Covid avevo questa mia vicina di casa che lavorava nel food e aveva “adottato” tutti noi ragazzi scapestrati di quel quartiere e ci portava tutti a casa sua a mangiare. Lei metteva gli ingredienti, faceva la spesa e noi dovevamo cucinare. Ci insegnava tutte le cose e cucinavamo, mettevamo a posto, eravamo diventati una sorta di comune. Molto bello e ho imparato a fare la pasta". "La mia specialità sono le orecchiette con il pesto di broccoli e acciughe”.