
Duran Duran nel concerto a La Prima Estate cantano "Ordinary World" per l'Ucraina. FOTO
A "La Prima Estate" l'unica tappa italiana della band. "Nonostante tutto quello che sta accadendo, non dobbiamo rinunciare alla speranza" ha detto Simon Le Bon riferendosi alla guerra. Il concerto è stato aperto con la hit senza tempo "Wild boys". Prima di loro sul palco i Bluvertigo (per la prima data della reunion), il gruppo britannico Easy Life e Corasan feat. Niccolò Cesanelli. Ecco il racconto della terza giornata

Attesissimi, non hanno deluso le aspettative. Bentornati Duran Duran, bentornati Anni Ottanta. Simon Le Bon, John Taylor, Nick Rhodes e Roger Taylor sono i protagonisti della terza giornata de La Prima Estate per la loro unica data italiana. “Wild Boys” apre il concerto, scatenando l’energia del pubblico in visibilio
VIDEOI Fab Five sono in forma e portano a La Prima Estate “Invisible”, “All of you”, “View to a kill”, “Notorious”, “Union of the snake”, “Come undone”, “Give it all up”, “Reflex”, “Friends of mine”, “Ordinary world”, “Tonight united”, “Planet earth”, “Hold back the rain”, “Hungry like the wolf”, “Gils/Acceptable in 80’s”
"Vogliamo dedicare la prossima canzone, Ordinary world, al popolo ucraino, colpito dalla guerra. Nonostante tutto quello che sta accadendo, non dobbiamo mai rinunciare alla speranza" ha detto Simon Le Bon, prima di intonare la celebre canzone, a circa metà concerto. L'inizio di "Ordinary world" è stato accompagnato da un forte applauso
I Duran Duran hanno anche cantato “The chaffeur”, “Save a prayer” e “Rio”, che quest’anno “festeggia” 40 anni (è stato pubblicato nel 1982)
"L'Italia ci ama, noi amiamo l'Italia" ha detto il frontman Simon Le Bon, che ha parlato con il pubblico in più occasioni durante il concerto, un vero spettacolo
Tantissime le persone già sin dalle prime ore del pomeriggio, in attesa dell’apertura dei cancelli. Alle 17.00 in punto le prime corse verso le transenne, per guadagnare il posto migliore. Tanti i fan che hanno portato degli striscioni celebrativi per la band-simbolo degli Anni Ottanta
Questo uno dei numerosi momenti del concerto in cui Simon Le Bon invita il pubblico a cantare a voce altissima
I Bluvertigo si sono esibiti prima dei Duran Duran: una reunion attesa 21 anni, visto che la data ufficiale del loro scioglimento risale al 2001. Morgan, Andy, Sergio Carnevale e Livio Magnini hanno portato sul palco dodici brani, tra cui “L’assenzio”, “Sono=Sono”, “Cieli neri”, “AFDV”, “Zero”
“Se non ci fossero stati i Duran Duran, non sarebbero esistiti anche i Bluvertigo” ha detto Morgan sul palco, poco prima di intonare “Sono=Sono”, uno dei tantissimi successi del gruppo
Morgan, in splendida forma, ha cantato e saltato con i suoi strumenti, dedicando anche spazio ai tempi morti, ovvero quegli istanti di pausa tra una canzone ed un’altra “Sono bellissimi i tempi morti, non trovate?” ha detto l’artista che, aprendo il concerto, ha detto: “Ci siamo riuniti, direi che siamo forti eh” (lo confermiamo!)
In mattinata, alla Santeria Belmare, il secondo talk della settimana. Marta Cagnola, giornalista e conduttrice Radio24, è stata ospite di Michele Boroni per parlare di “Come si racconta la musica: radio e podcast”
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