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Elly in Jazz, il nuovo confine della contaminazione

Musica

Fabrizio Basso

La giovane artista, già nota per avere all'attivo due album in studio e sei singoli di brani inediti di musica leggera, reinterpreta i grandi classici della musica jazz internazionale. Ecco in esclusiva per Sky Tg24 la sua playlist

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Questo è andare incontro al futuro, questo è surfare con modernità su un genere, il Jazz, che spesso fa discutere e comunque divide. Nessuna altra musica permette così tanta improvvisazione. Con Elly in Jazz questa giovane artista bresciana dimostra, conferma che ci si può confrontare con questo genere in libertà. E infatti il disco, pur essendo stato realizzato in studio, è nato con quella formula, oggi purtroppo un po' abbandonata, ribattezzata "buona la prima". Elly in Jazz è un live in studio registrato da Max Comincini presso l’Associazione Artistico Musicale

L’Ottava di Brescia e prodotto da Massimiliano Alessi; alle chitarre Alessandro Biasi, chitarrista di 23 anni anche lui di Brescia; tre sono i duetti con il cantante jazz Boris Savoldelli nel brani “Ev’ry Time We Say Goodbye”, “Doodlin’” e “Old Devil Moon”. Non conosco Elly, ci siamo parlati una volta al telefono per pochi minuti. Ma posso dire che dopo avere ascoltato questo suo lavoro e avere letto, e ascoltato, la playlist che ha creato per Sky Tg24, per me è diventata la bussola del jazz, colei che in qualunque punto mi trovi sa darmi la giusta rotta, indicandola con la chitarra e il piano.

 

Fool That I Am - Etta James
Etta James è stata per me il mio primo vero amore musicale e la più grande fonte di ispirazione tanto da dedicarle un recital portato nei teatri tra 2019 e inizio 2020: “Elly Canta Etta James”. È per me la regina indiscussa di soul e blues ma ha saputo cimentarsi anche negli standard jazz più classici senza mai alterare la sua vocalità importante e ruvida e la sua intensità interpretativa. Sono molto legata a questo brano essenzialmente per il forte sentimento che traspare fra i versi del testo e la sonorità black fra blues e jazz.
 

Mercy, Mercy, Mercy - Eddie Jefferson

Questo brano, e nello specifico la versione di Eddie Jefferson, è quello che mi ha definitivamente legata al jazz. Le sonorità tipicamente soul jazz che lo caratterizzano mi rappresentano nel mondo musicale in cui ambisco ad esprimermi non sono come interprete ma anche come cantautrice italiana.
 

My Man - Barbra Streisand

Barbra rappresenta per me la massima manifestazione di pathos nel canto. Lei è stata per me maestra nel confronto con i testi, con l’interpretazione e nel farmi amare il mondo di Broadway che, come ci insegna la storia, è strettamente connesso al mondo del jazz. Di “My Man” la versione più nota è quella dal Musical “Funny Girl” ma la mia preferita rimane quella dall’album “My Name Is Barbra”.
 

Doodlin’ - Horace Silver

Horace Silver è uno dei compositori e jazzisti che fin da subito ho sentito vicino grazie alle sonorità squisitamente bluesy e talvolta soul jazz. Doodlin’ è un blues che ho amato reinterpretare nel mio album “Elly in Jazz” insieme all’artista Boris Savoldelli che ha duettato con me anche in “Old Devil Moon” e “Ev’ry Time We Say Goodbye”.
 

Old Devil Moon - Chet Baker

Chet Baker è stato l’artista jazz che forse più di tutti mi ha fatto amare l’aspetto improvvisativo non solo nello scat ma anche nel jazz strumentale. Il suo solismo è unico, puro e sentimentale. “Old Devil Moon” è un brano che ho sentito mio fin da subito.
 

Ev’ry Time We Say Goodbye - Ella Fitzgerald

Ella Fitzgerald è indubbiamente la regina del jazz vocale. È per me costante punto di riferimento nel mio approccio a questo genere musicale sia per l’aspetto interpretativo che improvvisativo. “Ev’ry Time We Say Goodbye” scritto da Cole Porter, uno dei miei autori preferiti in assoluto, in questa versione di Ella Fitzgerald è stato il brano che, primo fra tutti, mi ha fatta innamorare del jazz.
 

The Frim Fram Sauce - Nat King Cole

Nat King Cole rimane per me una delle voci più armoniose nella storia della musica.

“The Frim Fram Sauce” è uno dei primi standard jazz che ho avuto la fortuna di ascoltare per caso e che mi ha incuriosita e avvicinata allo swing.
 

Twisted - Lambert, Hendricks & Ross
Questo blues nella versione di Lambert, Hendricks & Ross mi ha subito affascinata sin dal primo ascolto e mi ha fatto scoprire e amare il mondo del vocalese nel jazz grazie al testo di Annie Ross sul solo di Wardell Gray. Amo questo pezzo perché mi permette di giocare con la mia voce e lascia spazio all’ironia attraverso il testo.
 

I Ain’t Got Nothing ‘But the Blues - Ella Fitzgerald & Joe Pass

Il duo Ella Fitzgerald & Joe Pass è per me la massima espressione di sintonia musicale e di interplay fra due musicisti. Loro sono stati fonte di ispirazione per il mio album “Elly in Jazz”. Forse per causalità e anche per fortuna è nata la stessa sintonia con Alessandro Biasi, chitarrista giovane e talentuoso che condivide con me questo progetto. Aggiungo che, con grande sorpresa, fin dalle prime prove, ho sentito una connessione musicale molto forte che ha scaturito in me il desiderio della realizzazione di questo album acustico in duo chitarra voce. Questo brano non è presente nel mio album ma ci tengo a citarlo perché a mio avviso riesce a rendere in toto il significato del blues.
 

Piccoli Dettagli - Elly

“Piccoli Dettagli” è un brano che ho scritto a quattro mani con Massimiliano Alessi che è anche il mio produttore. Ritengo che questa canzone si sposi bene con il progetto “Elly in Jazz” tant’è che ho voluto proporlo esattamente così com’è nato in versione acustica. Inoltre è uno dei brani che sento più vicino al mio gusto musicale e alla mia necessità di esprimermi fra il calore della vocalità soul, i colori del jazz e l’amore per la scrittura.