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Rkomi, il rapper che ama sperimentare

Musica

Fabrizio Basso

Ultime cinque date per il Dove gli occhi non arrivano Tour di Rkomi: Napoli e poi doppio live a Roma e nella sua Milano. A febbraio aprirà sempre a Milano un centro Muay Thai. L'INTERVISTA

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(@BassoFabrizio)

Dove gli occhi non arrivano...appare Rkomi a indicarci la via. Con leggerezza, con poesia, con allegria il rapper milanese, sulla scia di un 2019 memorabile, entra nel 2020 con cinque concerti da urlo. Il giorno 17 sarà a Napoli al Duel, il 18 e 19 all'Orion di Roma per salutare il 25 e il 26 al Fabrique di Milano. A poche dall'inizio di questa gran finale lo ho intervistato.

Mirko sei pronto emotivamente?
Tecnicamente sono tranquillo: ho la compagnia della mia band e ci saranno le coriste. C’è responsabilità, lo so, e ammetto che non sono proprio traquillo emotivamente. Sono locali importanti: è una soddisfazione e un onore salire su quei palchi.
Avrai ospiti?
Nella prima parte del tour non ne ho voluti perché le citta non lo permettevano, ma stavolta si e a Milano ti assicuro che ci saranno tutti quanti.
Hai aderito a numerosi featuring. E' giusto che vengano a trovarti, come in passato hai fattu rispondendo agli inviti. E' bella la tua voglia incessante di sperimentare.
E’ bello che si uniscano i vari generi, ho fatto tante cose in questi ultimi due anni e al di là della mia direzione artistica: dal rap più tosto a collaborazioni un po’ più morbide.
Dunque è giusto definire ciò bello.
Si ma il fatto è che questo il bello cui non sempre siamo abituati.
Hai un pubblico fedele e appassionato.
sai credo che non è scontato che la gente che si muova per me e rimango tuttora sorpreso cquando vedo i locali pieni.
Sei discograficamente parlando un uomo di e da platino.
Non sono pazzo per le certificazioni ma so che sono colonne portanti della mia carriera. Diciamo che non mi toccano quanto un live con qualche migliaio di persone o una canzone che scrivo e mi piace.
Sei uno scrittore riflessivo?
Finora ha vinto sempre la pancia. Credo che dovrò maturare un po’.
Il tuo pubblico come lo vedi?
Scarseggiano tra i 13 e i 18 anni, noto persone grandi. O coetanei miei e più gradi. Avere un pubblico più adulto mi accresce la forza. Il giovanissimo ha bisogno di altra musica, a me arriva dopo.
La tua generazione ha riscoperto la piazza.
Diciamo che la mia generazione è più aperta. Abbiamo bisogno di vivere circondati da più arte. Io sono cresciuto con persone più grandi, spesso over 30: erano diversi i loro gusti, non migliori o peggiori semplicemente diversi. La mia generazione ha una voglia più forte di andare a una mostra o scendere in piazza.
Dopo la seconda data a Milano che fai? Continui a lavorare o vai in vacanza?
Non vado in vacanza non perché non posso ma perché non voglio. Di certo dopo queste date vivrò in modo meno veloce, sto lavorando e sono quasi pronto col disco nuovo.
Tempi?
Entro il 2020.
So che c'è un altro progetto...non proprio musicale.
Sono appassionato di Muay Thai per l'aspetto fisico e psicologico. Sono andato in Thainlandia lo scorso anno e ho deciso di aprire una palestra in Corso Lodi. E' qualcosa di più del concetto di palestra in senso tradizionale.
Quando?
A febbraio. L'idea è registrare le iscrizioni in base al reddito. Vorrei portare maestri thainlandesi per lavorare sulla tecnica.
Massimo rispetto.
La Muay Thai mi da dato tanto e mi ha portato alla musica, voglio restituire il bene chi mi ha fatto.