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Addio Anouk Aimée, l'attrice de La Dolce Vita aveva 92 anni

Cinema
©Getty

E' morta all'età di 92 anni l'attrice francese Anouk Aimée, indimenticabile protagonista de 'La Dolce Vita' di Federico Fellini, al fianco di Marcello Mastroianni.  A darne il triste annuncio, il suo agente Sebastien Perrolat. Il post della figlia su Instagram

 

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L'attrice Anouk Aimée è mancata stamattina, 18 giugno, a 92 anni, nella sua casa parigina. Lo ha annunciato il suo agente. L'attrice di Un uomo e una donna, Lola e La Dolce Vita "è partita stamattina", ha fatto sapere Sebastien Perrolat, dell'agenzia TimeArt. Manuela Papatakis, la figlia dell'attrice, lo ha confermato sul suo profilo Instagram, con "immensa tristezza".

le parole della figlia sui social

"Con mia figlia, Galaad, e mia nipote, Mila, abbiamo l'immensa tristezza di annunciarvi la scomparsa della mia mamma, Anouk Aimée": questo il post su Instagram con il quale la figlia dell'attrice, Manuela Papatakis, ha annunciato la morte dell'attrice. "Ero proprio accanto a lei, quando questa mattina si è spenta, nella sua casa, a Parigi", aggiunge la figlia. Anouk Aimée, popolarissima ma vera icona in Italia e in Francia, ha girato film con Federico Fellini, Claude Lelouch, Jacques Demy, Sydney Lumet, George Cukor, Julien Duvivier e molti altri grandi registi. Era nata a Parigi nel 1932, il suo vero nome era  Nicole Dreyfus, e cominciò a recitare per il cinema negli anni Quaranta.


Di seguito il post corredato da uno splendido ritratto in bianco e nero a fima Giancarlo Botti

L'attrice con Marcello Mastroianni sul set - ©Getty

il debutto a soli 13 anni e la brillante carriera 

Nata a Parigi nel 1932, vero nome Nicole Francoise Florence Dreyfus, figlia di due attori - Henri Dreyfus (alias Henry Murray) e Genevieve Sorya (nata Genevieve Durand) - debutta giovanissima sul set, appena 13enne in La Maison sous la mer (1946). Il suo personaggio si chiamava Anouk e questo divenne il suo nome d'arte: glielo diede Jacques Prevert.

La storia è nota. Si incontrarono l'anno successivo sul set di un film di Marcel Carnè, La Fleur de l'age, in cui lei recitava con Arletty, Serge Reggiani e Martine Carol. Il film rimase incompiuto: una ventina di minuti furono montati e girati per metà, prima che la produzione si fermasse. Rimasero le fotografie di scena di Emile Savitry che ritraevano un' Anouk incantevole, all'epoca molto piena di sè e questo nome: "Aimée", "perché tutti la amavano", secondo Prevert. Era nata una stella: Anouk Aimée.

Dopo le prime apparizioni minori, si fa notare per qualche valida interpretazione sotto la regia di Andrè Cayatte (Gli amanti di Verona, 1949) e Alexandre Astruc (La tenda scarlatta 1953) prima di raggiungere la consacrazione con Federico Fellini, che la dirige in La dolce vita (1960) e '8 1/2' (1963).

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In Francia ottiene un grande successo diretta da Jacques Demy in Lola - Donna di vita del 1961 (ruolo da lei amatissimo: "Non so più dove inizia Anouk e dove inizia Lola, dove finisce Lola e dove finisce Anouk", diceva ancora cinquant'anni dopo) prima della consacrazione internazionale giunta nel 1966 con Un uomo, una donna di Claude Lelouch, al fianco di Jean-Louis Trintignant e di Pierre Barouh, che fu suo marito fra il 1966 e il 1969. Seguono L'amante perduta, Una sera, un treno, entrambi del 1968, e Rapporto a quattro (1969), quest'ultimo diretto dal regista statunitense George Cukor. Chiamata nuovamente da Lelouch a interpretare Vivere per vivere (1967), Chissà se lo farei ancora (1976) e Un uomo, una donna oggi (1987), torna al cinema italiano dopo una lunga assenza nel 1980 con Salto nel vuoto di Marco Bellocchio, grazie al quale vince il Prix d'interpretation feminine al Festival di Cannes, e con La tragedia di un uomo ridicolo (1981) di Bernardo Bertolucci. Nel 1994 interpreta il ruolo di una stilista in Prêt-à-Porter di Robert Altman, film sul mondo della moda. Nel 2003 le viene assegnato l'Orso d'oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino. Nel 2019 viene nuovamente diretta da Lelouch in I migliori anni della nostra vita, terzo episodio dopo il grande successo di Un uomo, una donna (1966), e dopo Un uomo, una donna oggi (1986), sempre al fianco di Jean-Louis Trintignant.

i matrimoni

Anouk Aimée si è sposata tre volte. La prima con il regista greco Nico Papatakis all'età di 19 anni, poi con il musicista Pierre Barouh, conosciuto sul set di 'Un uomo, una donna', per il quale scrisse ed eseguì il famoso ritornello "dabadabada dabadabada", e con l'attore inglese Albert Finney. Ha vissuto con Elie Chouraqui, ha avuto una relazione con Omar Sharif, suo partner in Le Rendez-Vous - tante pagine della sua vita che ha sempre tenuto sotto un velo di mistero, anche se non si è mai vietata di parlarne. 

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