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Addio a Gianni Cavina, aveva 81 anni

Cinema

L'attore bolognese, malato da tempo, volto noto grazie soprattutto alla lunga collaborazione con il regista Pupi Avati, è scomparso nella sua città  all’età di 81 anni


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È morto questa notte a Bologna, dopo una lunga malattia, all’età di 81 anni, l'attore Gianni Cavina. A darne notizia è stato il regista Pupi Avati, che lo aveva diretto in numerosi film tra cui l'inedito “Dante”', atteso in sala nel prossimo mese di settembre.

Il ricordo addolorato di Pupi Avati

"Va via un pezzo molto importante della mia vita non solo professionale, ma soprattutto umana": così un Pupi Avati molto addolorato ricorda Gianni Cavina.  "Purtroppo – ha continuato il regista - lo presagivo, stava male da tanto tempo, ma era sempre positivo sulla sua lunga  malattia. Quando ci sentivamo al telefono mentiva perché' non voleva che ci si preoccupasse per lui. Per il mio film su  Dante - continua Avati - era venuto con grande coraggio a Roma a girare, ma io sapendo che non stava per niente bene gli avevo così fatto interpretare un uomo allettato in modo che non si stancasse".

La carriera

Cavina, che aveva vinto nel 1997 il Nastro d'argento per la sua interpretazione in “Festival” sempre di Avati, aveva gli esordito a teatro, allo Stabile di Bologna, nel 1968 per poi debuttare al cinema, con Flashback di Raffaele Andreassi. Poi l'incontro con Avati, con cui gira “Thomas - Gli indemoniati”, “Balsamus, l'uomo di Satana” e “La mazurka del barone della santa e del fico.

Attore dai mille volti, recita anche in commedie come Buttiglione diventa capo del servizio segreto, San Pasquale Baylonne protettore delle donne. Per Avati è anche sceneggiatore di film come “Bordella” o “La casa dalle finestre che ridono”. Il sodalizio con il regista prosegue con film come “Tutti defunti... tranne i morti” e “Le strelle nel fosso”. Tra le sue interpretazioni, anche “L'ingorgo - Una storia impossibile” di Luigi Comencini, “La locandiera” di Paolo Cavara, la commedia sexy “Cornetti alla crema” di Sergio Martino. Torna a lavorare con Avati in “Dancing Paradise”, “Regalo di Natale” e poi “La via degli angeli”, “La rivincita di Natale”, “Gli amici del bar Margherita”.

Tra le sue interpretazioni anche “Il regista di matrimoni” di Marco Bellocchio. Sara' ancora sul set con Avati per Una sconfinata giovinezza, Il cuore grande delle ragazze, Il signor Diavolo, del 2019.   Al cinema ha sempre alternato i ruoli televisivi: tra i più recenti, la serie corale targata Rai “Una grande famiglia”.