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L'uomo invisibile e la violenza domestica raccontata dallo schermo

Cinema

Camilla Sernagiotto

In occasione dell’uscita nelle sale de L'uomo invisibile, ecco un video che raccoglie gli esempi cinematografici più da brivido dei casi di violenza sulle donne. Perché l’attesissima pellicola riprende il personaggio classico della Universal per rileggerlo in una chiave inedita. Quella che racconta il tema purtroppo molto attuale della violenza domestica

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Il 5 marzo è una data da segnare a caratteri cubitali in agenda: esce nelle sale L'uomo invisibile, l’attesissima pellicola che rilegge il personaggio classico della Universal in una chiave originale e inedita, purtroppo molto attuale.

Stiamo parlando della violenza sulle donne, un tema presente non soltanto sugli schermi cinematografici ma su anche quelli televisivi, dei telegiornali in primis. E sulle pagine di cronaca nera dei quotidiani.

Per denunciare ulteriormente questa epidemia dilagante, vera e propria pandemia, e dare voce alle donne e alle vittime in generale di violenza, L'uomo invisibile si trasforma in un thriller psicologico che tratta l’argomento dei soprusi domestici come minaccia invisibile a chiunque al di fuori della vittima.

La protagonista, interpretata da Elisabeth Moss, è ritenuta pazza perché alle prese con un pericolo visibile soltanto a lei e che tutti considerano inesistente. Una metafora che coglie perfettamente ciò che troppo spesso accade nella società: lividi e occhi gonfi che solo le vittime riescono a scorgere nel riflesso allo specchio mentre gli altri fanno finta di non vedere o si girano dall’altra parte.

Un film importante in questo clima di violenza alle stelle: un appuntamento da non perdere per tutti perché, oltre a intrattenere, L'uomo invisibile fa riflettere chiunque. Donne e uomini, vittime e aguzzini e in generale la società, quella che troppo spesso dice di non vedere niente di quello che sostiene chi denuncia.

Per ripercorrere la storia cinematografica della violenza domestica - da sempre fil rouge di tanti racconti filmici la cui trama è scritta proprio con quel rouge sangue che cola dal naso delle vittime massacrate da stalker, ex amanti e corteggiatori indesiderati - un fan ha raccolto alcune delle migliori pellicole sul tema.

Per spiegare come “a volte la minaccia è invisibile ma il pericolo sempre reale”, il video è una miscellanea di momenti topici. Da A letto con il nemico (1991) con Julia Roberts sposata con un uomo che la massacra per qualsiasi motivo fino a Via dall’incubo (2002) con Jennifer Lopez in fuga dal marito violento, ogni titolo che ha trattato il sangue versato da una donna tra le mura domestiche viene preso in considerazione.

C’è Tonya (2017) con Margot Robbie nei panni della pattinatrice Tonya Harding che spesso ha subito le botte del marito Jeff, sposato a soli 15 anni per fuggire dagli abusi della madre.

Del piccolo schermo, non manca il capolavoro Big Little Lies (2017), la serie tv incentrata proprio sulla violenza domestica difficile da denunciare se si vive ai piani alti e il proprio marito sembra l’uomo perfetto. Celeste Wright, interpretata da Nicole Kidman, avrà però modo di mostrare alle amiche di cosa è capace suo marito Perry...

Un’altra serie che tratta da vicino l’argomento è You (2018), con un libraio che si innamora di una sua cliente trasformando la sua passione in pura ossessione. E lui da corteggiatore diventerà maniaco.

Non potevano mancare poi i due capitoli della saga Millennium, rispettivamente Uomini che odiano le donne (2011) e Quello che non uccide (2018). In entrambi i film, il personaggio di Lisbeth Salander si ritrova a essere vessato da violenze inaudite e atroci, in perfetta sintonia con il sottotitolo del primo capitolo: uomini che odiano le donne.

Non perdete il video in alto, con le scene più toccanti dei film che hanno come protagonista la violenza domestica.

Ma non perdete soprattutto L'uomo invisibile, in uscita il 5 marzo.

Tre giorni prima della festa delle donne. Riflettete e poi ricordatevi quello che conta davvero.

Non la mimosa da portare a casa alla moglie l’8 marzo ma il rispetto da portare a casa per tutto l’anno.