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Le canzoni dei Beatles in Yesterday di Danny Boyle

Cinema

Giovedì 26 settembre arriva nelle sale italiane il film del regista di Trainspotting e The Millionaire su un ragazzo che si rende conto, all’improvviso, di essere l’unico a ricordarsi della celebre band di Liverpool. Ecco i brani dei Beatles che si sentono nel film Yesterday.

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Yesterday: tu chiedi chi erano i Beatles…

Ne La scomparsa del pescatore di Ensi, il rapper torinese si calava nei panni di un uomo qualunque che faceva un sogno, nel quale tutti quanti dimenticavano dell’esistenza de Il pescatore, uno dei brani più famosi di Fabrizio De André, e decideva di approfittarsene per farlo passare per suo. Qualcosa di molto simile accade in Yesterday di Danny Boyle, in uscita nelle sale italiane giovedì 26 settembre.

Il nuovo film del regista di cult come Trainspotting e The Millionaire racconta di Jack Malick (interpretato da Dev Patel), un cantautore di scarso successo che dopo un incidente si risveglia in un mondo in cui nessuno si ricorda dell’esistenza dei Beatles. Decide così di far passare per suoi quei pezzi che hanno fatto la storia della musica e in breve diventa una superstar.

Naturale, quindi, che in questa pellicola si sentano molte canzoni dei Fab Four di Liverpool (a cominciare dalla title track, ovviamente). Ecco l’elenco delle canzoni dei Beatles in Yesterday di Danny Boyle.

Le canzoni dei Beatles in Yesterday

Yesterday (1965)

La prima canzone dei Beatles nel film Yesterday, ça va sans dire, è proprio Yesterday, uno dei loro brani più conosciuti e più amati. Composta da Paul McCartney e inclusa nell’album Help! del 1965, fa parte della colonna sonora dell’omonima pellicola. Stando al Guinness World Book of Records, è la canzone che in assoluto vanta il più alto numero di cover accreditate.

Let It Be (1970)

Let It Be è contenuta nell’omonimo disco dei Beatles, album di commiato pubblicato all’alba dello scioglimento della band formata da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. Composta da McCartney, è un’altra delle più amate dei fan del quartetto.

I Want To Hold Your Hand (1963)

Prototipo perfetto delle canzoni dei “primi” Beatles, Let It Be del duo Lennon-McCartney è stata pubblicata in Gran Bretagna come singolo al di fuori di un album, ma è stata inclusa nel disco pensato per il mercato americano Meet the Beatles.

Something (1969)

Ballata romantica di eccezionale intensità inclusa nell’album Abbey Road, Something è la dimostrazione del talento compositivo del chitarrista dei Beatles George Harrison. Per lui, oltretutto, si tratta di una prima volta: mai prima di allora un suo brano era stato utilizzato per il lato A di un singolo.

Hey Jude (1968)

Composta da Paul McCartney per The Beatles, meglio noto come il White Album, Hey Jude fu poi pubblicata come singolo a sé stante, ottenendo un enorme successo. La rivista musicale Rolling Stone l’ha inclusa all’ottavo posto (il più alto per i Beatles) nella classifica dei 500 migliori brani musicali di tutti i tempi.

I Saw Her Standing There (1963)

Qui, in un certo senso, è dove tutto è cominciato: questo brano targato Lennon/McCartney è stato infatti scelto come apertura del disco d’esordio dei Beatles Please Please Me. Una partenza… col botto.

Carry That Weight (1969)

Canzone scritta da McCartney e inserita nel celebre “long medley” di Abbey Road, un lungo medley (per l’appunto) di ben otto canzoni. Qui possiamo sentire, nel coro, le voci di tutti e quattro i Beatles messi assieme.

Here Comes the Sun (1969)

Un’altra primizia scritta da George Harrison per Abbey Road. Il brano fu composto dal chitarrista mentre si trovava a casa del suo amico Eric Clapton, durante una giornata di sole.

The Long And Winding Road (1970)

Un altro successo “post mortem” per i Beatles: lo struggente brano di McCartney, parte dell’album Abbey Road, fu infatti scelto come singolo esattamente un mese dopo lo scioglimento della band.

Help! (1965)

Tra le canzoni dei Beatles incluse nel film Yesterday di Danny Boyle non poteva mancare la title track di uno dei loro album più conosciuti, un vero e proprio grido d’aiuto composto da John Lennnon, alle prese con lo stress e le difficoltà del successo planetario raggiunto all’epoca dalla sua band.

She Loves You (1963)

Martellante singolo composto da Lennon e McCartney, She Loves You rappresenta il perfetto tormentone beatlesiano dei tempi della Beatlemania.

A Hard Day’s Night (1964)

Brano tratto dal terzo, omonimo album della band, la cui metà fa da colonna sonora al film dello stesso anno, uscito in Italia con il titolo Tutti per uno, strizzata d’occhio alla composizione numerica dei Beatles, quattro come i tre moschettieri più uno di Dumas.

In My Life (1965)

Malinconico brano scritto per lo più da John Lennon e tratto dall’album del 1965 Rubber Soul, con un assolo di piano ispirato a Bach suonato dal produttore George Martin e poi velocizzato.

Back in the USSR (1968)

Omaggio a Back in the USA di Chuck Berry, questo brano in puro stile rock’n’roll del White Album è stato registrato senza Ringo Starr, che si era preso un periodo di vacanza a causa di un litigio con il resto della band: per questo motivo la batteria fu suonata in studio da Paul McCartney, principale autore del pezzo.

All You Need Is Love (1967)

Brano di John Lennon suonato dai Beatles durante Our World, il primo programma televisivo in diretta planetaria, venne successivamente incluso nella versione americana di Magical Mistery Tour e nella colonna sonora del film d’animazione Yellow Submarine.

Ob-La-Di, Ob-La-Da (1968)

L’ultima canzone dei Beatles in Yesterday di Danny Boyle, scritta da Paul McCartney e inclusa nel White Album, è chiaramente influenzata dallo ska giamaicano. Tra i brani più coinvolgenti dei Beatles, è anche uno dei più criticati a causa della sua leggerezza, tanto da aver causato vari dissidi tra i membri della band, in particolar modo fra il suo autore e John Lennon.