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E quando sembra non esserci alternativa...Sposami stupido!

Cinema

M.Beatrice Moia

Venerdì 15 giugno andrà in onda l'anteprima di Sposami, stupido all'interno di Cinepop su Sky Cinema Uno. La divertende commedia francese sarà poi in sala a partire dal 20 giugno, distribuito da Koch Media.

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Una strampalata parodia di un matrimonio gay e di tutti gli stereotipi del caso. Una vera commedia degli equivoci soprattutto dal momento che, la coppia gay in questione, in realtà è "finta". I protagonisti del film, Yassine e Fred, infatti, sono semplicemente buoni amici che, proprio in nome dell’amicizia decidono di sposarsi… ma solo per finta. O meglio, la cerimonia è vera, inesistenti sono le intenzioni che ci stanno dietro. È Fred che si sacrifica per l’amico in difficoltà. Yassine, infatti, di origine marocchina, non riesce a restare alla pari con gli esami presso l’università francese che gli ha concesso il visto. E, così, il permesso di soggiorno scade e lui si ritrova residente in Francia illegalmente. L’unica soluzione? Sposarsi e ottenere la residenza. Ma tutte le possibili fidanzate si defilano. Non resta che ricorrere a un’ultima, estrema via d’uscita: un matrimonio gay con il suo migliore amico. E la strada è tutta in salita dal momento che, i due, di omosessuale non hanno proprio niente. L’ispettore francese che segue il loro caso, poi, è molto sospettoso. Sarà proprio un osso duro da convincere!

E la catena di esilaranti equivoci prende il via in quella che è a tutti gli effetti una meta commedia in cui si evidenzia una capacità recitativa eccezionale da parte dei due protagonisti. Dal meta-teatro al meta-cinema: una tra le tipologie di messa in scena più antiche di tutti i tempi, già codificata cinquecento anni fa da Shakespeare, rispunta con esiti sorprendenti. Detto più semplicemente: gli attori che recitano di recitare. Come in questo caso, visto che i due attori protagonisti interpretano la parte di quelli che a loro volta sono chiamati a interpretare una parte, appunto il ruolo dei finti fidanzati. E se la tecnica è utilizzata da alcuni secoli non può che risultare, quando gli attori sanno recitare davvero, una forma di intrattenimento coinvolgente. In questo caso tentativo pienamente riuscito.