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Serena Rossi: l'attrice napoletana contagia Cinepop con la sua allegria

Cinema

Paolo Nizza

Serena Rossi durante le prove delle nuove puntate di Cinepop

Dopo Sarah Felberbaum sarà Serena Rossi, la padrona di casa di Cinepop. A partire da lunedì 5 marzo, la poliedrica attrice e cantante, porterà tutta la sua bellezza, la sua energia, la sua napoletanità nel programma in onda su Sky Cinema Uno HD  tutti i giorni alle 21.  Abbiamo incontrato Serena durante le prove di Cinepop e ci ha raccontato di Napoli, di Max Croci (regista del programma), del figlio Diego, di Frozen, di film e canzoni e  di quella tartare di gamberi che prepara il suo compagno Davide Devenuto, concorrente della seconda edizione di Celebrity MasterChef, in onda su Sky Uno

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“Vedi Napoli e vivi". Cosi, a metà dell'Ottocento, il viaggiatore inglese Arthur John Strutt ribaltava il celebre proverbio. E se hai la fortuna di incontrare Serena Rossi di persona capisci subito quanto avesse ragione il britannico visitatore. Napoli è vita, e la Rossi pare l'incarnazione di Partenope, simbolo della potenza magica del canto.  In fondo da Sirene a Serena il passo è breve. Basta una vocale e ti ritrovi a intervistare una donna, un'artista, una mamma, un attrice che racchiude in sé il meglio di una Citta dai mille colori come cantava Pino Daniele. La voce è una freccia che colpisce al cuore, la simpatia travolgente, la bellezza è sotto gli occhi di tutti , il talento pure. Siamo certi che la sua partecipazione a Cinepop renderà il programma appetitoso unico e indimenticabile come la pizza napoletana diventata di recente patrimonio dell'umanità. E probabilmente anche Serena Rossi è un patrimonio.

 

Come sarà la tua partecipazione al programma?

Porterò a Cinepop la mia napoletanità, la mia ironia, la musica. Mi sa che Max (ii regista del programma N.D.R.) mi farà cantare. Insomma giocheremo molto su quella che sono

A proposito del regista Max Croci. Ti aveva già diretta nel film “Al posto tuo”

Sul set ci eravamo molto divertiti. L’incontro è stato bizzarro. Io sono entrata nel cast del film all’ultimo minuto. Ero in vacanza in Sardegna quando Max mi ha chiamata. Mi trovavo in barca con Cristiana Filangeri. Comunque tra me e lui è nata subito una gran sintonia. Max mi vede come una pin-up anni Cinquanta. A me piace farmi plasmare e modificare dai registi con cui lavoro. E con Max siamo sempre rimasti in contatto. Di recente mi ha mandato un grosso in bocca al lupo per la mia partecipazione a Sanremo. Per cui quando l’ho rincontrato per girare Cinepop mi è sembrato che non ci fossimo mai persi di vista

Nel 2016 hai avuto un figlio.  C’è un proverbio che recita “Dio non poteva essere ovunque perciò ha creato le madri”

Adesso che sono mamma, so di avere uno scopo preciso su questo pianeta che è quello di crescere un uomo per bene, un uomo libero. È la cosa più grande che potessi fare. Innanzitutto mio figlio Diego mi ha portato fortuna sul lavoro. Tanti mi dicevano che dopo la maternità avrei avuto dei problemi con il mio lavoro di attrice, con la mia immagine. Invece, non mi sono praticamente mai fermata.  E poi mi ha portato un sano distacco nei confronti del mio lavoro. Lo affronto sempre con entusiasmo e mi ci butto al cento per cento. La maternità ti consente di affrontare la mia professione con lucidità e con la consapevolezza di non stare facendo una operazione a cuore aperto. Sto facendo intrattenimento che è una cosa importante, ma quando diventi mamma capisci che le cose veramente importanti nella vita, forse, sono altre.

Dopo Frozen, ti piacerebbe tornare a doppiare un cartone della Disney?

Grazie a Frozen ho scoperto il mondo del doppiaggio e mi piace moltissimo. Ho scoperto il piacere di lavorare senza apparire, solo con la voce. E poi mi ha permesso di entrare nel mondo dei bambini e di fare una cosa che resterà. Perché i film di Walt Disney sono per sempre. Noi guardiamo ancora Mary Poppins, Cenerentola. Mio figlio guarderà Frozen sentirà la mia voce, come i figli di mio figlio

Quale personaggio Disney vorresti interpretare?

Mary Poppins. È il film del mio cuore. Il Mio preferito

Hai nel cassetto un nuovo disco?

No, Ho fatto una scelta. Mi chiedono spesso se mi sento più attrice o cantante. Al momento non lo so. Seguo i progetti che mi emozionano e che mi piacciono e possono spaziare dal cinema alla televisione, alla musica. Ma un conto è essere un’attrice che canta, un conto essere una cantante. È un lavoro serio, la discografia è un’altra cosa. Richiede un impegno totale e io che voglio mantenermi aperta a tante esperienze non credo di avere il tempo, ora, di dedicarmi a un progetto discografico

Quanto conta Napoli per te?

È fondamentale. Quando mi sono trasferita a Roma all’inizio cercavo di togliere la Napoli che è in me, cercando di essere diversa anche nel modo di parlare. Poi ho capito che era un errore madornale. Perché il luogo da cui veniamo fa la differenza. L’essere napoletana è un valore aggiunto. Un’arma che uso quando sono in imbarazzo. Tiri fuori il dialetto e fai subito simpatia. Peraltro, dal punto di vista artistico, culturale, cinematografico, teatrale Napoli ha dato e ha molto da dare. Il teatro San Carlo è stato il primo teatro d’Europa.

Come hai fatto a essere così brava e credibile in Ammore e Malavita?

Io ho un rapporto particolare con i Manetti Bros (registi di Ammore e Malavita N.d.R.). Loro mi propongono sempre delle sfide. Quando ti fidi di un regista come mi succede con Max Croci, non hai paura di metterti in gioco, di superare gli schemi. Fatima, il mio personaggio, era difficile da interpretare era a 360 gradi. Doveva recitare e cantare. E poi mi è piaciuto perché mette in luce un lato positivo di Napoli. Mi fanno fare sempre la buona, anche in un film sulla malavita. Tra l’altro ero incinta quando ho girato il film. Quindi la fatica è stata anche fisica. Per prepararmi mi sono ispirata a mia madre. Perché Fatima è pura, candida, innamorata dell’amore. Sembra svaporata ma quando c’è da decidere, da prendere in mano la situazione è lei a farlo. In Ammore e Malavita sono le donne la chiave di svolta del film, sia il mio personaggio, sia quello interpretato da Claudia Gerini

In Ammore e malavita, ci sono degli omaggi ai film di 007. Ti piacerebbe essere una Bond Girl?

Certamente. Sarebbe molto divertente. Che dici mi candido ufficialmente?

Direi proprio di sì. Cambiando discorso, il tuo compagno Davide Devenuto parteciperà alla seconda edizione di Celebrity MasterChef (in onda su Sky Uno)  Tu come te la cavi in cucina?

Sono brava, ma è stato lui a insegnarmi. E sempre stato un appassionato. L’altra sera mi ha fatto tartare di gamberi rossi con la scarola ripassata con l’olio al tartufo e gli ho detto che se non me la fa una volta al mese lo lascio.

Il tuo progetto futuro più vicino

Prossimamente sarò sul canale Real Time con Da Qui Un anno.  È un format inglese, è un emotainment. Io intervisterò persone comuni che hanno grandi obiettivi (dal perdere peso a cambiare sesso, a diventare genitori) e hanno un anno a disposizione per raggiungerli. E noi vedremo in pochi secondi, grazie al montaggio, il loro cambiamento. Sarà scioccante ed emozionante. È una esperienza che mi ha arricchito umanamente. Hai a che fare con persone normali, ma che in realtà sono straordinarie.

In Cinepop si parla anche di Serie tv. Le segui?

Io sono stata una grande fan di 1992 e 1993.

Infine perché uno dovrebbe guardare Cinepop?

Perché il cinema è di tutti. Ed è questo che noi vogliamo trasmettere. Vogliamo coinvolgere le persone pigre che non vanno al cinema o che magari hanno paura di un film che sembra troppo impegnativo.  Noi ci divertiremo a mostrare grazie a una serie di rubriche fichissime che fanno parte del programma tutti i retroscena, i dietro le quinte. Per far comprendere che il cinema è gioia, è amore, emozione, è divertimento. E poi canterò pure, quindi dovete guardarlo per forza (lo dice ridendo n.d.r)

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