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Stories, "Luca Argentero - Family Man". Il video

Spettacolo

Protagonista del film La coda del diavolo, in esclusiva su Sky Cinema il 25 novembre, Luca Argentero si racconta al vicedirettore Omar Schillaci tra un passato da modello, il presente da attore e un futuro sempre più formato famiglia

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È Luca Argentero il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, l’attore si racconta in “Luca Argentero – Family man”. L'intervista è andata in onda venerdì 15 novembre alle 21:00 su Sky TG24, sarà sabato 16 novembre alle 13:30 su Sky Arte ed è sempre disponibile On Demand.   

 

(Da lunedì 25 novembre in esclusiva su Sky Cinema) Il film Sky Exclusive ‘La coda del diavolo’, diretto da Domenico de Feudis con protagonista Luca Argentero nelle vesti di Sante Moras, un ex poliziotto diventato guardia carceraria, che viene incastrato per omicidio: “In generale tutto il personaggio di Sante Moras è stato per me un po’ particolare, perché è un uomo stanco, appesantito, scuro, è uno che ha un grosso peso, ha scelto di andare a vivere in una Sardegna completamente atipica, molto lontana dalle pagine patinate di rotocalchi, anzi una terra molto forte, come di fatto è. E quindi è una cosa molto distante da me, infatti è stata una bellissima opportunità”. In onda lunedì 25 novembre alle 21:15 in esclusiva su Sky Cinema Uno, in streaming solo su NOW e disponibile on demand.

 

E poi i racconti, l’infanzia, ‘Saturno Contro’, l’esordio al ‘Grande Fratello’, la fase da modello, ‘Sky Cine News’, la passione per le commedie, l’amore per la famiglia, l’amicizia con Edoardo Leo.

La storia di Luca Argentero parte dalla sua infanzia: “Siamo a Moncalieri, in provincia di Torino, in una grande casa perché vengo da una famiglia di costruttori, in una parte della casa c'è la mia famiglia, a fianco ci sono i nonni paterni e ancora a fianco c'è il fratello di mio papà, quindi mio zio e mia zia, bellissima immagine. Ero un bambino felice, un bambino che ha beneficiato di un’infanzia molto serena, molto equilibrata, con una famiglia presente, in una casa in mezzo alla natura, devo dire un'infanzia bellissima”. Uno dei suoi primi ruoli significativi è stato nel film ‘Saturno Contro’ di Ferzan Özpetek nel 2007, dove ha interpretato un personaggio complesso e intenso: “Il ruolo in 'Saturno Contro' è stato fondamentale per me. Ferzan è famoso per non fare dei tipici provini. È molto più importante per lui chiacchierare, capire chi ha di fronte, perché è uno psicologo di una raffinatissima intelligenza. Quindi è più importante capire come deve entrare in contatto con te, come deve fornirti le indicazioni che ha bisogno di darti per farti fare quello che poi gli interessa”. Il suo primo lavoro è il barman in discoteca, ma è ormai risaputo che la sua vera carriera inizia dal ‘Grande Fratello’: “All’epoca mia cugina, Alessia Ventura, una donna di spettacolo da tantissimi anni, mi disse ‘ma tu lo dovresti assolutamente fare, sembri perfetto per fare questa cosa’ (Il ‘Grande Fratello’), quindi mi diede un numero da telefonare, che è quello che mi ha permesso di saltare la coda, quella che si facevano 3000 persone fuori dagli studi di Cinecittà e sono entrato in una seconda scrematura, quella che si fa per capire se sei quantomeno sano di mente”. Negli anni del suo successo c’è anche una piccola fase come modello in cui fa un calendario: “Non lo feci per pura vanità, era un modo come un altro per fare qualcosa di estremamente pop. Però mi ricordo che prima di me l'avevano fatto Raul Bova, l'avevano fatto Alessandro Gassmann, non mi sembrava una cosa così... La cosa più divertente a riguardo è che i miei tre migliori amici, che sono ancora oggi i miei migliori amici, fecero un contro calendario appiccicando le loro facce sul mio corpo di quelle fotografie, ed è ancora tutt'oggi una delle cose più divertenti della mia vita”. L’esordio cinematografico di Luca Argentero ha radici anche negli studi di Sky con ‘Sky Cine News’: “Sono andato in onda nel primo giorno di messa in onda di Sky in Italia. Era il 2003 e ‘Sky Cine News’ era questo piccolo rotocalco di cinema che aveva il compito di raccontare con dei servizi di attualità il mondo del cinema in Italia e all’estero ed è stato profetico perché più che conduttore sono passato inaspettatamente dall'altra parte della barricata. È un bellissimo ricordo”. Tra i tanti film prende parte anche alla commedia ‘Un boss in salotto’ per la regia di Luca Miniero accanto a Paola Cortellesi e Rocco Papaleo: “Saper far ridere è ancora oggi la cosa che mi piace di più. Siamo qua in realtà per raccontare un film di genere, ma poi di fatto la mia vera natura e il mio gusto mi portano verso la commedia anche più smaccata, più divertente. Poi quando sei a fianco di Paola Cortellesi e Rocco Papaleo che sono due pilastri di quel modo di fare commedia diventa tutto più semplice. Mi piace tantissimo essere al fianco di un bravo attore comico e alzare la palla in modo che venga schiacciata”. Entrando nella sfera privata, l’attore è molto legato alla sua famiglia: “Stare con i miei figli è talmente importante da mettere a repentaglio anche la voglia e la quantità di tempo che dedico al mio lavoro e a tutto il resto. Non c'è nulla che mi piace più di stare con i miei figli, la mia famiglia, mia moglie; stare noi quattro, in questo momento, ne riconosco l'unicità”. Prosegue la carriera con ‘Noi e la Giulia’, film di Edoardo Leo: “Questo è proprio l'esempio di un film di cui sono davvero orgoglioso perché la commedia all'italiana ha quella specifica caratteristica di non saperti solo far ridere ma anche commuovere e a volte pensare, è una delle forme di espressione secondo me più raffinate del nostro del nostro modo di fare cinema”. Oggi è socio con Edoardo Leo, hanno aperto un ristorante: “Edoardo è uno dei pochissimi amici che ho vinto facendo questo lavoro, è diventato un vero amico ed è diventato anche un socio qua a Milano ‘al Marchese’.”