Christian Dior firma le divise del personale delle Gallerie dell'Accademia di Venezia
SpettacoloContinua la serie di collaborazioni tra musei e maison di moda. Dopo le divise Gucci per il Castello di Rivoli, in provincia di Torino, e quelle di Vivienne Westwood per il Museo della Scienza di Milano, ora tocca a Christian Dior per le Gallerie dell'Accademia di Venezia. Firmerà le divise per gli addetti alla vigilanza
È stata annunciata una nuova importante collaborazione tra moda e musei: Christian Dior firmerà le nuove divise del personale delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
Si tratta di un nuovo sposalizio tra Maison e luoghi di cultura, dopo le divise Gucci del 2021 per il castello di Rivoli, in provincia di Torino, e quelle di Vivienne Westwood del 2018 per il Museo della Scienza di Milano.
Se un tempo il legame tra fashion e arte si limitava all'organizzazione di mostre dedicate a stilisti (ad esempio quella recente su Yves Saint Laurent organizzata a Parigi, in sei musei della Ville Lumière) oppure a brand di moda che si sobbarcavano la sponsorizzazione di certi eventi (è il caso di Valentino, che sosterrà il Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia), ormai c'è un nuovo capitolo del connubio moda-arte. La tendenza attuale è infatti quella di fare firmare da un certo stilista le divise del personale che lavora in un certo museo.
Christian Dior è l'ultimo della lista, in ordine cronologico: la maison che fa parte del gruppo del lusso Lvmh ha annunciato che firmerà le divise per gli addetti alla sicurezza e alla vigilanza delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Oltre ai passati casi nostrani, con Gucci-Castello di Rivoli e Vivienne Westwood-Museo della Scienza di Milano, da ricordare è anche la prima collaborazione del genere, non in Italia ma all'estero. Parliamo della partnership del 2017 tra il designer Christopher Raeburn e il Victoria & Albert Museum di Londra. In quel primo caso non mancarono le critiche, causate dall’accostamento dei colori blu e arancione che i soliti hater di qualsiasi cosa esista al mondo giudicarono troppo shocking per quel contesto...
Anche a Oslo il personale del Museo Munch indossa uniformi firmate dal marchio norvegese Fwss.
Nel 2018 il Parco Archeologico del Colosseo a Roma aveva indetto un concorso per creare il design delle uniformi del personale. A vincere sono stati gli studenti dell’Istituto Modartech di Pontedera e quelli del Naba di Milano.
Le divise
Le divise in questione saranno composte da un completo dal taglio sartoriale in fresco di lana. Sono previsti una giacca con pantaloni abbinati, camicia bianca e un caban sia per lui sia per lei. Una cravatta corona la divisa degli uomini mentre un foulard di seta caratterizza quella delle donne.
A corredare il look firmato Dior ci sarà il logo del museo, nei colori verde e rosso.
«Un nuovo segno della ripartenza delle Gallerie, un tocco di stile e di glamour nella “casa” dei capolavori di Bellini, Giorgione, Tintoretto, Tiziano, Veronese», riporta la nota ufficiale diffusa dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Questa collaborazione conferma ancora una volta il forte legame che Dior ha con la città di Venezia, come sottolinea il museo sul proprio sito web.
«L’iniziativa è nata dall’esigenza del museo di dotarsi di nuove divise che coniugassero praticità, riconoscibilità ed eleganza, in linea con la qualità, la ricchezza e l’autorevolezza delle opere esposte nelle sale. Le Gallerie, che hanno scelto la strada di una sponsorizzazione tecnica, attraverso una procedura pubblica di selezione, hanno avuto il privilegio di poter prontamente contare sulla risposta positiva della maison Dior, perfetta per rispondere alle esigenze del museo ed entusiasta della condivisione di questo progetto», si legge nel comunicato ufficiale delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell'Accademia, aggiunge: «L'arte e la moda sono da sempre mondi vicini e connessi. La collaborazione con la prestigiosa maison Christian Dior rappresenta per le Gallerie, nello sforzo di rinnovamento e riallestimento delle sale, un'ulteriore occasione per ripensare la propria immagine anche attraverso i capi creati appositamente per il suo personale dove eleganza, creatività e autorevolezza introducono ad un patrimonio artistico di una qualità inestimabile».