Abbiamo intervistato Matteo Fallica. uno dei più originali e promettenti Stand-Up Comedian italiani. Attualmente sta portando in giro per l'italia per il suo esilarante spettacolo: uno show da non perdere
Lo sapeva bene Totò, uno che ha trasformato la comicità in arte, che far ridere è molto più difficile che far piangere. Soprattutto quando sei su un palco davanti a un pubblico di sconosciuti a raccontare la tua vita o quella dei tuoi amici, senza nessuna quarta parete a proteggerti. Ma ci sono artisti che lo sanno fare e anche molto bene. Uno di questi fucinatori di ilarità si chiama Matteo Fallica, nato a Bologna in una torrida estate del 1989. A trent'anni ha deciso di raccontarsi con l'intento di divertire e di divertirsi, Ora conduce una doppia vita: graphic designer di giorno e comedian di notte. Non abbiamo visto la sua arte grafica, ma vi assicuriamo che la sua vis comica è davvero travolgente. E il consiglio è di andare a veder un suo show. Perché come dice quel genio ansioso di Saverio Raimondo: "La Stand-up comedy è come la musica: bello il disco, ma il live è molto meglio. La stand-up comedy vive del rapporto quasi intimo tra il comico e gli spettatori. La stand-up comedy più autentica è nei club, non nelle arene o nei teatri. La differenza è come tra il porno e il sesso vero: il porno è figo, ma il sesso vero è... vero!"
Come è nata la tua passione per la stand-up comedy?
Sono sempre stato appassionato di comicità, fin da bambino, in tutte le sue forme. Crescendo ho iniziato a seguire comici inglesi, americani o comunque anglofoni come Louis CK, Dave Chappelle, Ali Wong, Ricky Gervais, Hannah Gadsby e altri. Poi grazie allo streaming, a YouTube e a Netflix ho iniziato a macinare ore di Stand Up Comedy, a conoscere comici italiani come Luca Ravenna o Edoardo Ferrario, finché non ho deciso di provarci, in prima persona!
Da dove nasce la tua comicità?
Principalmente da situazioni di vita vissuta, storie del mio passato o presente. Quando scrivo mi piace partire sempre da una base “personale”, qualcosa che è accaduto a me o alle persone che di solito frequento, per poi scriverci sopra le battute giuste, trasformandolo in un pezzo che – si spera – possa far ridere. Perché poi... lo scopo è quello!
Ci sono artisti a cui ti ispiri?
Più che ispirarmi, diciamo che ho dei punti di riferimento. Oltre ai “big” di cui sopra, sono un grandissimo fan di Daniel Sloss, un giovane comico scozzese che mi ha letteralmente “rapito” con due special presenti anche su Netflix (Dark e Puzzle). Potrei citarne altri meno conosciuti ma a mio avviso notevoli, come Matteo Lane o Nikki Glaser. Per quanto riguarda gli stand-up comedian italiani, sicuramente Luca Ravenna, Michela Giraud, Edoardo Ferrario, Filippo Giardina, Saverio Raimondo…
Il mio background principale viene comunque da comici anglosassoni, come penso succeda alla maggior parte delle persone che fanno stand-up comedy in Italia... ma anche perché è il modo di fare comicità che mi riesce meglio!
Dostoevskij diceva “Si conosce un uomo dal modo in cui ride” Sei d’accordo?
Sì, potrei esserlo! Nel senso che a volte, alle serate di Stand-Up Comedy, mi capita di trovare tra il pubblico persone che non hanno la minima idea di cosa succederà, persone che non hanno mai assistito ad uno spettacolo di stand up comedy, magari all'apparenza “contrariate” o addirittura annoiate... che però, a fine serata, dopo aver riso di gusto (e di cuore) per un'ora o più, vengono a ringraziarci e a chiederci quando possono tornare ad una serata di stand up comedy. Quindi forse è vero che si conosce un uomo dal modo in cui ride, ma ancora di più quando ride di cuore, perché quando ridiamo di cuore siamo tutti bellissimi.
Secondo te perché ci sono pochissimi comici gay che ironizzano sulla propria vita sessuale?
Beh, è inutile negare che l'omosessualità, come gli altri orientamenti sessuali differenti da quello eterosessuale, in Italia siano ancora un forte tabù. Lo sono nelle quotidiane conversazioni private, figuriamoci di fronte ad un pubblico. Quindi c'è sicuramente ancora tanta paura di trattare l'omosessualità come un semplice fatto accettato universalmente. Parlarne, viene ancora considerato un esporsi, un mettersi a nudo di fronte a perfetti sconosciuti.
Senza tralasciare, poi, che nel mondo della comicità si fa ancora fatica ad allontanarsi dagli stereotipi più radicati sulla “macchietta” gay stile anni '80. Ci vuole più coraggio, forse. Le cose stanno cambiando (per fortuna) e non dobbiamo mai sottovalutare lo spettatore, a cui possiamo parlare attraverso la comicità, che è di fatto un mezzo potentissimo.
Si può fare satira su qualsiasi argomento?
Domanda difficile. Sarò breve nella risposta: secondo me sì. A mio avviso, il punto non è l'argomento su cui si fa satira ma il modo in cui la si fa e l’obiettivo che si vuole raggiungere. Un bravo comico può fare satira su tutto, se è un bravo comico! Anche perché, se ci fossero tabù... non sarebbe più satira.
Fai u esilarante sketch sui tuoi 30 anni, come ti vedi a 40 anni? e a 50 ?
Stando alle notizie degli ultimi giorni, probabilmente il mondo tra 10 anni l’essere umano come specie, non esisterà più, quindi è un pensiero che non riesce a preoccuparmi! No, dai, scherzi a parte, spesso non riesco a programmare quello che succederà la prossima settimana, quindi mi risulta davvero difficile immaginarmi a 40 o 50 anni... però, mettiamola così: spero di aver raggiunto buona parte dei miei obiettivi e di avere una casa con giardino e almeno 3 gatti.
Spesso parli di social nei tuoi show, che rapporto hai con il mondo digitale?
Beh, nonostante abbia 30 anni, non posso considerarmi un “nativo digitale”. Di fatto i social network come li conosciamo adesso, prima di 10 anni fa, non esistevano! Ma non posso negare che mi piacciano, li uso tanto, mi aiutano a promuovere le mie serate oltre al fatto che li utilizzo anche per lavoro, al di fuori dellastand up comedy. Quello che un po' mi “spaventa” è la velocità con cui tutto evolve. Mi spaventa nel senso che mi affascina e mi fa sentire al tempo stesso un po’ più vecchio. Ad esempio, la scorsa settimana ho scaricato “Tik-Tok”, per capire come funzionasse sono andato su Google e il primo articolo che mi è apparso aveva questo titolo: Guida a tik-tok per over 25. Mi sono sentito molto vecchio all'improvviso! Però, mi sento di dire: viva il digitale!
Guardi la tv? e se sì, quali programmi ti piacciono?
La tv la guardo pochissimo, tranne qualche partita di calcio, anche per la questione “digitale” di cui sopra! Preferisco di gran lunga i servizi di streaming e on demand, per ovvie ragioni. Sono un grande appassionato di serie tv – sono in buona compagnia! – e in particolare adoro le serie drama/thriller... a volte anche con un pizzico di sci-fi! Fra le serie migliori che seguo cito sicuramente Ozark e The Handmaid’s Tale.
Il tuo sogno nel cassetto?
Non mi piace puntare troppo in alto. Tendo ad essere sempre umile e a fare un passo alla volta. Mi piacerebbe portare il mio spettacolo nei teatri. Non è poco, lo so, ma è un traguardo che con tanto, tanto lavoro, si può raggiungere!
Prossime serate in programma?
Venerdì 7 febbraio sarò a Genova. Martedì 11 Febbraio invece sarò in Santeria Paladini a Milano, con il mio spettacolo completo, ospite della rassegna Comedy Plaza (organizzata e promossa da Aguilar). Poi Bologna, Forlì, Brescia e altre date in arrivo! Sui miei social potete trovare tutte le info!