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Urano, osservate le caratteristiche delle cinque lune maggiori

Scienze

I corpi celesti sono stati studiati sulla base dei dati dell’Osservatorio spaziale Herschel dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che ha operato tra il 2009 e il 2013 a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra

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Utilizzando i dati dell’Osservatorio spaziale Herschel dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), che ha operato tra il 2009 e il 2013 a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, il gruppo di ricercatori guidato da Örs H. Detre del Max Plank Institute for Astronomy di Heidelberg hanno studiato le cinque lune maggiori di Urano: Titania, Oberon, Miranda, Ariel e Umbriel. “In realtà le osservazioni che abbiamo effettuato erano volte alla misura dell’influenza di sorgenti a infrarossi molto luminose, come Urano, sul rilevatore della fotocamera”, spiega Ulrich Klaas, il coautore dello studio. “Abbiamo scoperto le lune solo per caso, come nodi aggiuntivi nel segnale estremamente luminoso del pianeta”. 

 

L’osservazione di Urano e delle sue lune

 

Grazie alla fotocamera a spettrometro a bassa risoluzione Pacs, sensibile a lunghezze d’onda comprese tra 70 e 160 micrometri, l’Osservatorio spaziale Herschel è riuscito a ottenere delle immagini cento volte più nitide rispetto a quelle del telescopio spaziale Hubble. Thomas Müller, ricercatore del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics (Mpe), spiega che “anche il tempismo dell’osservazione è stato un colpo di fortuna”. Infatti, l’asse di rotazione di Urano e il piano orbitale delle sue lune è insolitamente inclinato rispetto alla loro orbita attorno al Sole. “Durante le osservazioni la posizione del pianeta è stata così favorevole che le regioni equatoriali hanno beneficiato dell’irraggiamento solare”, aggiunge Müller. “Questo ci ha permesso di misurare quanto bene il calore viene trattenuto in superficie mentre si sposta verso il lato notturno a causa della rotazione della luna, insegnandoci molto sulla natura del materiale di cui è fatta”, prosegue l’esperto, che nel corso della ricerca si è occupato del calco dei modelli, ricavando le proprietà termiche e fisiche delle lune.

 

Le caratteristiche delle lune

 

Müller ha scoperto che lune immagazzinano il calore meglio del previsto e si raffreddano in modo relativamente lento. Dato che queste caratteristiche sono tipiche di oggetti compatti con una superficie irregolare e ghiacciata, gli scienziati presumono che questi corpi celesti siano simili ai pianeti nani presenti ai margini del Sistema Solare, come Plutone e Haumea. Altri studenti indipendenti indicano che le lune hanno delle proprietà termiche differenti.