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Egitto, la statua ritrovata al Cairo non è di Ramses II

Scienze
Il recupero della statua (Ansa)

Il ministro delle Antichità egiziane, Khaled El Anany, ha rivelato che, da un’analisi più approfondita sulla scultura, si tratterebbe del faraone Psammetico I, che regnò sull'Egitto dal 664 fino al 610 a.C.

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Tutti gli indizi lasciavano pensare che si potesse trattare del faraone Ramses II e invece la statua gigante rinvenuta il 10 marzo in un quartiere periferico del Cairo, in Egitto, probabilmente raffigura un altro regnante, meno famoso e più antico: Psammetico I. A rivelarlo è stato il ministro delle Antichità egiziane, Khaled El Anany, durante una conferenza stampa in occasione del trasferimento al Museo del Cairo dei grandi pezzi della statua alta nove metri.

 

Le ipotesi – Il colosso, ha spiegato il ministro, è stato rivenuto "di fronte a un tempio di Ramses II, e le sue dimensioni ci hanno portato immediatamente a pensare che si trattasse proprio di questo faraone o di una statua riusata da Ramsete II". Da un’analisi dei geroglifici successiva però sembrerebbe che la scultura appartenga "a un re precedente come ci sono molti esempi a Heliopolis", ha spiegato Khaled El Anany. Inoltre il gruppo di archeologi a lavoro sulla statua avrebbe scoperto alcuni elementi che sono caratteristici di altri periodi come ad esempio "la forma del capo, l'occhio destro, la faccia allungata e alcune parti del corpo".

 

Il colosso – La statua gigante è stata ritrovata da un team misto tedesco-egiziano nel popolare quartiere di Matariya, a Souq el Khamis, dove sorgeva l'antica città sacra di Heliopolis, considerata dagli antichi Egizi centro e origine della creazione. Lo stesso Khaled El Anany, poche ora dopo il ritrovamento, aveva dichiarato che era appena stata fatta "una delle più importanti scoperte avvenute nel Paese". Il capo della missione archeologica tedesca che ha partecipato alle operazioni di scavo, Dietrich Raue, ha sottolineato che la statua originariamente misurava nove metri ed è di quarzite proveniente da El-Gebel El-Ahmar (il Monte Rosso), che si trova nella parte orientale del Cairo.

 

Le iscrizioni – Uno degli indizi principali ad aver smentito la possibilità che si potesse trattare di Ramses II è stata la scoperta di un’incisione sulla statua che riporta uno dei cinque nomi di Psammetico I. Durante la conferenza stampa il ministro ha spiegato che si tratterebbe della rappresentazione del faraone della "XXVI dinastica che regnò sull'Egitto per 45 anni dal 664 fino al 610 avanti Cristo". Il condizionale però, per il titolare del dicastero delle Antichità egiziane, è ancora d’obbligo: "Non confermiamo al cento per cento" che la statua "appartenga a Psammetico I", ma "speriamo di trovare altri frammenti e identificare il proprietario della scultura nei prossimi giorni, settimane, mesi". Se si dovesse trattare effettivamente di Psammetico I, si tratterebbe, secondo Khaled El Anany della "più grande statua del Periodo Tardo - dal 672 a.C. al 332 a.C. - mai scoperta in Egitto".