L'Organizzazione panamericana della sanità ha emesso un’allerta epidemiologico di alto rischio. In America Latina tra il 1 gennaio e il 30 luglio sono stati confermati 8.078 casi di contagio. Di questi, il 65% si è registrato solo nell'Amazzonia brasiliana
È allarme per il virus Oropouche in America Latina. L'Organizzazione panamericana della sanità (Ops), che svolge la funzione di ufficio regionale per le Americhe dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha emesso un’allerta epidemiologico di alto rischio. In America Latina tra il 1 gennaio e il 30 luglio sono stati confermati 8.078 casi di contagio: di questi, 7.284 in Brasile (il 90% del totale), 356 in Bolivia, 290 in Perù e 74 sia a Cuba che in Colombia. Il 65% del totale si è registrato nell' Amazzonia brasiliana ma, come riferito dall'Ops, la trasmissione autoctona o locale della febbre di Oropouche è stata registrata anche in 10 stati brasiliani al di fuori della regione amazzonica. Tra questi lo stato di Bahia, in cui si sono verificate due morti.
Il virus
L'Oropouche appartiene al gruppo degli arbovirus, come la dengue, il chikungunya e lo zika, e presenta come sintomi febbre improvvisa, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nonché vertigini, brividi, nausea e vomito. Secondo l'Ops il rischio di diffusione del contagio è in aumento a causa dei cambiamenti climatici, del disboscamento dell'Amazzonia, dell'urbanizzazione incontrollata e delle attività umane che impattano sull'habitat, favorendo così la diffusione del virus.