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Tumore del pancreas, scoperta possibile proteina chiave per il suo sviluppo

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Si tratta della proteina p130Cas. Una ricerca condotta sui topi dagli scienziati dell'Università di Torino ha dimostrato che un'elevata espressione della proteina p130Cas sarebbe correlata a un maggior sviluppo del tumore e a una peggiore prognosi

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Un team di scienziati del Centro di Biotecnologie Molecolari dell'Università di Torino ha scoperto un possibile fattore chiave per l'insorgenza del tumore al pancreas. Si tratta della proteina p130Cas. In uno studio sui topi, i ricercatori hanno dimostrato che un'elevata espressione di p130Cas sarebbe correlata a un maggior sviluppo del tumore e a una peggiore prognosi.
I risultati della ricerca, pubblicata su Gastroenterology, oltre a fare luce su aspetti ancora poco chiari dello sviluppo del tumore al pancreas, potrebbero aprire la strada a futuri studi volti a comprendere se la proteina p130Cas potrà essere utilizzata come marcatore molecolare per l’individuazione di questo tumore.

Lo studio

Come spiegato in una nota dell'ateneo, i tumori pancreatici, tra i più letali e complessi da individuare, "hanno origine a partire dalle cellule esocrine, responsabili della produzione degli enzimi pancreatici, che permettono la digestione: tali cellule possono andare incontro a una metaplasia acino-duttale (termine che indica la trasformazione di una tipologia cellulare in un'altra differente), primo step nella progressione tumorale sostenuta dall'oncogene Kras", le cui mutazioni sono state individuate in oltre il 90% dei tumori pancreatici. Nel corso dello studio, tramite screening genetici ad ampio spettro, "la proteina adattatrice p130Cas è emersa come un potenziale interattore di Kras e possibile candidato per predire la suscettibilità allo sviluppo del tumore pancreatico". Nello specifico, i ricercatori dell'Università di Torino, coordinati dalle professoresse Miriam Martini e Sara Cabodi, "hanno dimostrato che la delezione di p130Cas sopprime la tumorigenesi, poiché blocca la metaplasia acino-duttale tramite l'inibizione della via di segnalazione PI3K-AKT, coinvolta nei meccanismi di crescita e sopravvivenza e fondamentale per la progressione tumorale".

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