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Il remifentanil durante il travaglio potrebbe ridurre la richiesta di epidurali

Salute e Benessere
Foto di archivio (Getty Images)

Secondo una ricerca il farmaco risulterebbe più efficace della petidina e ridurrebbe della metà le richieste di epidurali durante il parto 

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Un nuovo farmaco per alleviare il dolore durante il travaglio sembrerebbe funzionare meglio della petidina, che è stata ampiamente utilizzata dagli anni '50 in poi. Un nuovo studio promosso dal National Institute for Health Research del Regno Unito, infatti, mostra che il remifentanil sarebbe più efficace nell’alleviare la sofferenza delle partorienti. Secondo la ricerca, le donne che lo usano avrebbero la metà delle probabilità di chiedere un'epidurale.

Studio pubblicato sulla rivista Lancet

Più di 250 mila donne in travaglio sono trattate con petidina ogni anno nel Regno Unito, anche se “fino al 40% dichiara di non trarne vantaggio. Alcune di loro sostengono di non percepire alcun sollievo dal dolore dopo la somministrazione. Inoltre, il farmaco ha significativi effetti collaterali", afferma Matthew Wilson, docente presso l'Università di Sheffield e autore principale dello studio pubblicato sulla rivista medica Lancet.

Con il remifentanil meno richieste di epidurali

Il remifentanil viene utilizzato in alcuni ospedali, ma finora non è ancora stato scientificamente dimostrato che sia effettivamente migliore della petidina. Entrambi i farmaci sono fuori brevetto quindi non vi è alcun differenziale di costo di base. Lo studio si propone di stabilire quale sia il medicinale più efficace, considerando le esperienze personali di dolore delle donne e le richieste di un'epidurale per lenire la sofferenza durante il travaglio.
Hanno preso parte al test oltre 400 donne. Il 19% delle persone a cui è stato somministrato remifentanil ha chiesto comunque un'epidurale, ma la percentuale si alza al 37% per le pazienti a cui era stata somministrata la petidina con un’iniezione. Inoltre, in un sondaggio effettuato dopo la nascita del bambino le prime hanno anche valutato il loro dolore in media meno intenso e più sopportabile rispetto alle seconde. La controindicazione è che potrebbe portare a bassi livelli di ossigeno. É accaduto al 14% delle donne che assumevano il farmaco, rispetto al 5% di quelle che assumevano la petidina.