Secondo la ricerca, pressione alta, diabete e tabagismo durante la mezza età sono associabili all'insorgere della malattia da anziani
La salute cardiovascolare a 45-50 anni aiuta a prevedere se in futuro si verrà colpiti da demenza senile. Secondo uno studio a lungo termine pubblicato sulla rivista Jama Neurology, infatti, soffrire di pressione alta e diabete, o fumare quando si è adulti di mezza età risulterebbe associato a un maggior rischio di insorgenza della malattia durante la terza età.
Uno studio a lungo termine
Condotta da Rebecca Gottesman della Johns Hopkins University a Baltimora, la ricerca ha coinvolto ben 15.744 persone di mezza età il cui stato di salute è stato monitorato con visite periodiche per un totale di oltre 25 anni. Nel corso del periodo di osservazione, gli epidemiologi statunitensi hanno registrato 1516 casi di demenza nel campione.
Fumo e alta pressione favoriscono la demenza
Analizzando tutti i dati raccolti nell'ambito dello studio, si è notato che pressione alta, diabete e vizio del fumo durante la mezza età sono tutti tratti associabili ad un maggior rischio di ammalarsi di demenza negli anni a venire. Una condizione non patologica chiamata pre-ipertensione, che si manifesta quando la pressione è più alta del normale ma ancora non ai livelli dell'ipertensione, è risultata inoltre direttamente collegata al rischio demenza. Data l'ampiezza e la durata del lavoro, i risultati sono importanti indicatori di come ciascuno può proteggere a lungo termine il proprio cervello tenendo a bada diabete, pressione alta ed evitando di fumare nell'età adulta.