Oltre 200 le persone presenti per chiedere, tra le altre cose, il pagamento degli stipendi ai lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria e chiarezza e garanzie sul futuro. I sindacati: “Non è accettabile dover assistere ad una emorragia occupazionale che, inascoltati, abbiamo annunciato da tempo e che oggi è diventata triste attualità”
A tre giorni dal debutto di Ita, non si ferma la mobilitazione dei lavoratori Alitalia, che da oggi a giovedì resteranno in presidio davanti alla sede della compagnia a Fiumicino. Tra le richieste dei sindacati e manifestanti, "il pagamento degli stipendi ai lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria (a.s.); chiarezza e garanzie sul futuro delle aree handling e manutenzione; ammortizzatori sociali per accompagnare il piano industriale di Ita fino al 2025; garanzia di totale tutela dell'occupazione per i lavoratori del gruppo Alitalia in a.s.; trasparenza nei criteri di assunzione di Ita e attenzione per le madri e le categorie fragili; la corretta applicazione del Ccnl (Contratto collettivo nazionale di lavoro) ai lavoratori di Ita e garanzie e tutela per i lavoratori delle società in appalto da Alitalia in a.s.". Sono presenti oltre 200 persone. Sul posto anche le forze dell’ordine per monitorare la situazione.
La posizione dei sindacati
"Non è accettabile dover assistere ad una emorragia occupazionale che, inascoltati, abbiamo annunciato da tempo e che oggi è diventata triste attualità, coinvolgendo i lavoratori degli appalti di servizi - affermano Valentina Italiano della Filcams Cgil, Sara Imperatori della Fisascat Cisl ed Alessandro Ciolli della Uiltrasporti - Dichiarazione di esubero, annunci di imminenti di licenziamenti individuali plurimi e di procedure di licenziamento collettivo, trasferimenti di lavoratori a Milano. Se consideriamo il numeri dei lavoratori dell'indotto, arriviamo a cifre che, sommate alla crisi generale del settore aeroportuale e delle aziende dell'handling, oltre alla vertenza Alitalia/Ita, raccontano un vero e proprio dramma occupazionale e un colpo all'intera economia del territorio comunale e regionale. Questo il motivo per cui abbiamo chiesto l'intervento sia delle realtà societarie, Alitalia ed Ita, che in parte stanno determinando questa situazione, sia gli enti locali. La prossima settimana siamo stati convocati dagli Assessorati al Lavoro del Comune di Fiumicino e della Regione Lazio e speriamo che non sia solo l'ennesima fase di ascolto ma che il confronto si traduca nella costruzione di alternative concrete alla perdita dei posti di lavoro perché siamo ben oltre il carattere di urgenza".