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Roma, protesta dei lavoratori Alitalia: bloccata piazza Venezia. VIDEO

Lazio

La manifestazione era stata annunciata dal sindacato Usb: "La piazza è stata chiesta unitariamente ed è indirizzata sia verso la sede dell'Unione europea a Roma che all'attenzione del Governo italiano"

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Mnifestazione di protesta in piazza Santi Apostoli a Roma dei lavoratori sulla crisi del Gruppo Alitalia in amministrazione straordinaria. La protesta era stata annunciata dal sindacato Usb: "La piazza è stata chiesta unitariamente ed è indirizzata sia verso la sede dell'Unione europea a Roma che all'attenzione del Governo italiano". I sindacati chiedono che siano ricevute le delegazioni sia a Palazzo Chigi che nella sede romana della Ue, si precisa nella nota. "Partecipiamo compatti per dire no ai diktat della Dg Competition, per far terminare questa assurda trattativa, per rilanciare il vettore nazionale, lo sviluppo del Trasporto aereo e il marchio dell'azienda bandiera italiana nel mondo".

Tensioni in piazza

Durante la manifestazione si sono verificati attimi di tensione, con qualche spintone. I manifestanti si sono spostati da piazza Santi Apostoli riversandosi a piazza Venezia e bloccando il traffico. Un gruppo di persone è in Piazza Venezia, monitorato dalle forze dell'ordine. Sul posto diverse pattuglie di polizia del I Gruppo Trevi che hanno effettuato chiusure temporanee attorno alla piazza. Al momento gli agenti stanno procedendo alle graduali riaperture per il transito dei veicoli.

Orlando: "Non vogliamo che Ita diventi una preda"

"E' ancora aperta una interlocuzione con la commissione Ue - sostiene il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in un'intervista sul Messaggero -. Inoltre è giusto difendere i livelli occupazionali e dare a Ita una dimensione tale che le consenta di essere sostenibile, stabile, di andare avanti. La trattativa deve tenere conto della situazione che stiamo attraversando. Non vogliamo che Ita diventi una preda. Siamo consapevoli che se sarà eccessivamente sottodimensionata questo sarà il pericolo. È evidente - continua Orlando - che la compagnia deve ripartire approfittando della ripresa dei traffici. Sarebbe assurdo non sfruttare la ripartenza. Quanto agli ammortizzatori non mi sembra corretto definirli nel dettaglio adesso, con il negoziato aperto con la Ue. Di certo posso assicurare che ridurremo eventuali impatti sull'occupazione. Ci sono vari scenari allo studio e vari strumenti che possono essere utilizzati. Ci stiamo lavorando insieme al ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili".