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Amministrative, il centrodestra e i problemi con la ricerca dei candidati sindaci

Politica

Jordan Foresi

I “No, grazie” di Bertolaso, Bongiorno e Albertini mettono in evidenza lo stallo che da mesi blocca Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ancora in alto mare nella ricerca al candidato sindaco per Roma e Milano. Per alcuni osservatori un blocco naturale, quasi fisiologico. Per altri invece è arrivato il momento della sfida interna, per capire la futura leadership

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Un rebus o se vogliamo, un mosaico. Ci sono le tessere, manca però l’incastro che magicamente formerà il quadro definitivo. In attesa di un vertice per cercare una sintesi sulle Amministrative, il Centrodestra non trova ancora il profilo giusto per le città di Roma e Milano. E la sabbia nella clessidra scorre, e anche velocemente. Bisogna inevitabilmente partire dai “NO” per capire il contesto generale. Come quello di Guido Bertolaso che, salvo clamorosi ripensamenti, non sarà il candidato sindaco per Roma. Dopo mesi di pressing da parte, soprattutto, della Lega e di Forza Italia, l’ex capo della Protezione Civile si è sfilato definitivamente dalla corsa per il Campidoglio. “Se ne facciano tutti una ragione” aveva sottolineato più volte Bertolaso, arrivato in Lombardia ai primi di febbraio per contribuire alla campagna dei vaccini. Per lui nessuna voglia di tornare in pista per quella città definita da lui stesso “caravanserraglio” e chiusura a due mandate, con tanto di chiave gettata nel biondo Tevere: “il mio futuro prossimo è già scritto, lontano da Roma”.

Il totocandidati e l'attesa

Altri nomi sono venuti a galla nelle ultime settimane per la Capitale, come quello della senatrice ed ex ministro Giulia Bongiorno. Da giorni un nome circolato con insistenza sui giornali, con la sensazione di una nomina, quella dell'avvocato penalista, che poteva essere, per il Centrodestra, la soluzione ideale per mettere tutti d’accordo. Ma anche in questo caso, nessuna intesa. In un tweet, la Bongiorno ha chiuso la pratica, rimescolando ancora una volta le carte: “Amo Roma, il resto è pura fantasia” - e tutto, a questo punto, da rifare. Nel Centrodestra si è cercato immediatamente di gettare acqua sul fuoco, evidenziando non solo l‘unità della coalizione, ma anche la necessità di andare avanti a fari spenti e sottotraccia per continuare a cercare un candidato, o candidata, di qualità. Ma in attesa di capire il nome per Roma anche Milano, per ora, ha la casella vuota. Nessuna discesa in campo per Gabriele Albertini che ha deciso di non presentarsi come rivale del sindaco Giuseppe Sala. Decisione, quella di Albertini, arrivata netta con un comunicato stampa, che ha bloccato sul nascere una nuova corsa verso Palazzo Marino.