Il ministro della Giustizia:"Si qualificano per quello che sono. Giustificare comportamento criminale è rischio enorme". La replica del leader leghista: "Irresponsabile verso gli italiani è il Pd". Grasso visita le persone ferite da Traini e incontra la madre di Pamela
Continuano ad arrivare le reazioni del mondo politico dopo il raid xenofobo compiuto lo scorso 3 febbraio da Luca Traini a Macerata. Andrea Orlando, ministro della Giustizia, ha accusato Matteo Salvini e Silvio Berlusconi di giustificare il comportamento razzista di Traini: "Sono degli irresponsabili". Non si fa attendere la replica del leader leghista: "Se c'è qualcuno irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd". Il ministro Minniti: "Avevo previsto un ‘caso Traini’ 10 mesi fa. Era all’orizzonte da tempo, poi abbiamo cambiato la politica dell’immigrazione". Intanto anche il presidente del Senato Pietro Grasso è in visita a Macerata. Il tutto avviene dopo la conferma dell’annullamento della manifestazione antifascista prevista per sabato 10 febbraio.
Orlando: "Giustificare il terrorismo è un rischio enorme"
Il ministro della Giustizia ha anche ricevuto minacce e insulti sui social dopo la sua visita in ospedale ai sei giovani migranti feriti nel raid del 3 febbraio. Orlando critica l’atteggiamento di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. I due hanno - a suo avviso - adottato una linea troppo morbida e permissiva: "Si qualificano per quello che sono, degli irresponsabili, dare una forma di giustificazione a un comportamento criminale e terroristico è un modo per sdoganarlo e dargli un valore politico, è un rischio enorme". Poi aggiunge: "Berlusconi cosa direbbe se anche gli altri Paesi rimandassero indietro i nostri concittadini? I fenomeni vanno regolati, certo, ma questo modo di ragionare disonora il Paese, la Costituzione e quella che pomposamente chiamano patria, che è una cifra di civiltà e di valori".
"Preoccupanti gli applausi in carcere per Traini"
Intervenuto ad una trasmissione radiofonica, Orlando ha parlato anche di Luca Traini, l’attentatore di Macerata: "Gli applausi che ha ricevuto in carcere mi preoccupano, sono un altro segno di una profonda involuzione, dobbiamo reagire. Non possiamo solo dire "ma sì in fondo..." teniamo conto di chi alimenta questo clima, altrimenti è destinato a crescere". Sulla manifestazione antifascista annullata, invece, il ministro ha detto che: "Se il sindaco di Macerata ritiene che è meglio ora evitare manifestazioni, è una scelta rispettabile, ma un momento in cui si consenta a chi rappresenta la patria come l'Anpi di testimoniare i valori del nostro Paese, va pensato".
Salvini: "Il responsabile è il Pd"
"Se c'è qualcuno irresponsabile nei confronti degli italiani e della pace sociale è il Pd": Matteo Salvini ha replicato così alle affermazioni del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Lo ha fatto a margine della visita al cantiere per la costruzione del centro culturale islamico a Umbertide. "Questo governo - ha detto il segretario della Lega - ieri in Parlamento ha approvato il salva-ladri e si appresta ad approvarlo anche in Consiglio dei Ministri".
Grasso incontra i genitori di Pamela
Intanto, il leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso ha incontrato la madre di Pamela Mastropietro. Grasso si trova a Macerata dov'è prevista anche una visita presso l'Ospedale civile ai feriti dell'attentato compiuto da Luca Traini. Il leader di LeU è accompagnato da Filippo Miraglia, vice presidente dell'Arci e candidato nelle liste di Liberi e Uguali.
Minniti: "È stata una rappresaglia di matrice nazista e fascista"
Il ministro dell'Interno, Marco Minniti ha parlato durante la sua visita a Macerata di mercoledì: "Chi sostiene una minima posizione giustificazionista sull'episodio crea una frattura democratica. Il punto cruciale della democrazia è il rispetto della legge. È stata una rappresaglia con una matrice nazista e fascista", ha sottolineato. "Noi - prosegue - fermando gli sbarchi, costruendo la legalità e la sicurezza abbiamo fatto capire qual è il confine tra democrazia e populismo, che incatena i cittadini alle paure. E lo abbiamo fatto senza muri, senza filo spinato e senza evocare l'invasione".
L’annullamento della manifestazione a Macerata
Intanto è arrivato lo stop alla grande manifestazione antifascista organizzata da Anpi, Libera, Arci e Cgil per sabato 10 febbraio a Macerata. La decisione è stata presa dopo l’appello del sindaco Romano Carancini che aveva chiesto di azzerare "il rischio di ritrovarsi dentro divisioni o possibili violenze, che non vogliamo". In concomitanza a quella organizzata da Anpi, infatti, gruppi estremisti e i centri sociali avevano fatto sapere di voler anche loro organizzare una manifestazione. Gli stessi gruppi hanno successivamente detto di essere intenzionati a manifestare nonostante il divieto.