Elezioni 2018, i candidati e gli esclusi del Pd. FOTOGALLERY

Andrea Orlando, ministro della Giustizia del governo uscente, è capolista per il plurinominale alla Camera (EmiliaRomagna-04 Parma-PiacenzaReggio) -

Il ministro per la Semplificazione Marianna Madia correrà invece come capolista nel plurinominale per la Camera a Prato e Roma Est e nell’uninominale a Roma 2 -

In Emilia Romagna troviamo anche il ministro della Cultura Dario Franceschini come capolista per il plurinominale alla Camera (EmiliaRomagna-01 Forlì-CesenaRimini) -

Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, è candidata nel collegio uninominale di Modena -

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli (a sinistra) correrà come capolista per la Camera nel collegio plurinominale di Pavia, Cremona, Mantova Fedeli e per il Senato a Caserta, Modena-Reggio-Parma-Piacenza e a Pisa. La collega del dicastero della Difesa, Roberta Pinotti, è invece in corsa per il Senato come capolista nel plurinominale a Novara, Vercelli, Alessandria, Cuneo, Firenze e nell’uninominale a Genova -

Maurizio Martina (Politiche Agricole) sarà capolista nel plurinominale per la Camera a Bergamo -

Il ministro per la Coesione territoriale Claudio de Vincenti, inizialmente escluso dalle liste, è candidato nel collegio uninominale di Sassuolo -

Anche Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, corre in Emilia Romagna nel collegio uninominale di Reggio Emilia, sua città natale -

Capolista nel plurinominale di Milano è Emanuele Fiano Responsabile nazionale Pd con delega alle Riforme e promotore di un disegno di legge sull'apologia del fascismo -

Ettore Rosato, capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei deputati, è capolista alla Camera nel plurinominale del Friuli Venezia Giulia, seguito da Debora Serracchiani -

L’ex sindaco di Torino Piero Fassino è candidato come capolista per il plurinominale alla Camera in Emilia Romagna -

Sempre in Emilia Romagna, nel collegio uninominale di Bologna troviamo il presidente della Commissione d’inchiesta sulle banche Pierferdinando Casini -

La senatrice Monica Cirinnà, volto della legge sulle unioni civili, è capolista nel plurinominale Lazio-03 (Frosinone, Latina, Fiumicino) -

Il ministro dello Sport Luca Lotti è candidato in Toscana nel collegio uninominale di Empoli per la Camera -

In Toscana anche Roberto Giachetti, che corre nell’uninominale Sesto Fiorentino Camera -

Capolista in Lazio per la Camera nel plurinominale di Roma Ovest è il presidente del Pd Matteo Orfini -

Gianni Pittella, capogruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) al Parlamento europeo, correrà in Basilicata nell'uninominale di Potenza Senato -

Tra le candidature cosiddette “civili” il Pd schiera Lucia Annibali, sopravvissuta nel 2013 a un agguato con l’acido organizzato dal suo ex compagno Luca Varani. L’avvocatessa corre come capolista nel collegio plurinominale Piemonte 1 di Ivrea e nel plurinominale Piemonte 2 per Novara, Biella e Vercelli. È anche capolista alla Camera a Vicenza e a Pescara e candidata nel collegio uninominale di Parma -

In Friuli Venezia Giulia troviamo Tommaso Cerno (capolista al Senato nel plurinominale), ex direttore dell’”Espresso” e condirettore di "Repubblica" -

Il Pd candida anche la giornalista Francesca Barra, che corre nella sua regione di origine nel collegio uninominale di Matera Camera -

Non ce l’ha fatta invece Antonio Di Pietro, escluso dalle liste del Partito Democratico per il Molise. All’ex leader dell'Italia dei Valori sarebbe dovuto andare il collegio di Campobasso al Senato, finito poi al presidente di Confindustria della regione, Enrico Colavita -

Fuori dagli elenchi anche il senatore Luigi Manconi, da sempre impegnato sul fronte dei diritti civili e in prima linea nella battaglia per l'introduzione del reato di tortura -

Il Pd ha scelto non schierare neanche Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa dal 2012 al 2017 e simbolo dell’impegno sull’accoglienza dei migranti -

Niente da fare per Ermete Realacci, ex ministro del Governo Ombra del Pd nella Segreteria nazionale di Walter Veltroni e presidente onorario di Legambiente, da anni impegnato nel mondo ambientalista -

Escluso anche il senatore ed ex presidente della commissione antimafia Giuseppe Lumia -

Fuori dalle liste l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta, che ha detto: “È andata come avevo previsto” e parla di scelte "calate dall'alto", che "non hanno coinvolto gli organismi regionali del Pd" -