A chiamare i soccorsi è stata la donna, 50 anni, che ha riportato ferite al volto giudicate guaribili in 15 giorni
Un uomo ha cercato di uccidere la moglie poi di togliersi la vita tagliandosi la gola e le vene. E' successo a Comiso (Ragusa) nell'abitazione della coppia, in contrada Giardinello, all'alba di oggi, al culmine di una lite. L'uomo è stato arrestato e dovrà rispondere di lesioni gravi, con sfregio permanente del viso e resistenza a pubblico ufficiale.
La vicenda
La donna, 50 anni, ha riportato ferite al volto giudicate guaribili in 15 giorni. E' stata lei stessa a chiamare alcuni parenti che l'hanno trasportata in ospedale a Vittoria insieme alla figlia minorenne. E' stata medicata all'ospedale Guzzardi di Vittoria. L'uomo, invece, si era barricato in casa insieme alla suocera, impedendo di entrare agli agenti intervenuti sul posto. Quando i poliziotti sono entrati lo hanno trovato con delle ferite al collo, alle braccia e all'addome. L'anziana, invece, era incolume. Gli agenti hanno trovato in casa un coltello sporco di sangue ed un cacciavite. La Polizia ha poi ricostruito l'accaduto. La lite era iniziata nel cortile della casa, dove l'uomo avrebbe inveito per problemi legati al suo lavoro. La donna ha cercato di calmarlo, ma l'uomo ha reagito violentemente, accusandola di essere la causa di tutti i suoi problemi. Entrata in casa, è stata aggredita e ferita al volto in presenza della figlia minorenne che cercava di difendere la madre. L'uomo, sottoposto ad intervento chirurgico, si trova agli arresti all'ospedale di Vittoria.