In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Altra suora scopre di essere incinta e lascia l'Istituto nel Ragusano

Sicilia
Foto di archivio (Getty)

Si tratta del secondo caso registrato oggi. Nel Messinese una religiosa ha scoperto di essere in gravidanza dopo essersi recata in ospedale perché lamentava dolori all'addome 

Condividi:

Una suora, originaria del Madagascar e che svolgeva la sua missione in un paese nel Ragusano, ha scoperto di essere in attesa di un bimbo. La donna ha lasciato l'Istituto dove si occupava dell'assistenza agli anziani. È il secondo caso di una suora incinta emerso nella giornata di oggi, il primo riguarda una religiosa di un convento nel Messinese che, dopo essersi recata in ospedale per dei dolori addominali, ha scoperto di essere incinta. La suora malgascia, che svolgeva anche la funzione di Madre superiora, ha fatto ritorno al suo paese di origine dopo aver appreso, circa un mese fa, della gravidanza.

I casi precedenti

Quanto accaduto in Sicilia non è l'unico caso in Italia. Nel 2014, a Rieti, la notizia di una suora incinta fece ben presto il giro della città, con un tamtam mediatico che costrinse l'ospedale locale a predisporre un servizio di sicurezza per tenere lontano i troppi occhi indiscreti. La donna, di origini salvadoregne, diede alla luce un bambino e decise di lasciare l'ordine religioso per dedicarsi al piccolo. Un anno dopo, nelle Marche, una novizia diede alla luce un altro bambino. Un caso che riportò alla memoria quello di un'altra religiosa, una 40enne di origini congolesi, che nel 2011 partorì, sempre nelle Marche, dopo aver denunciato di essere stata violentata da un sacerdote suo connazionale. Inizialmente la donna, che lasciò i voti, decise di non riconoscere il piccolo, salvo poi cambiare idea due mesi dopo, ingaggiando una lunghissima battaglia legale terminata con una sentenza della Cassazione che le riconobbe il diritto di ripensamento riconsegnandole, tre anni e mezzo dopo, il figlio legittimo che era stato dato in affidamento a una coppia del Maceratese.