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Marsala, due fermi per l'omicidio di Nicoletta Indelicato

Sicilia
La rosa rossa posta da sconosciuti nel punto in cui è stata uccisa Nicoletta Indelicato (ANSA)

Si tratta di Carmelo Bonetta, 34 anni, e Margareta Buffa, 29, indagati per omicidio e soppressione di cadavere. Alla base dell'uccisione ci sarebbero risentimenti e gelosie

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I carabinieri hanno arrestato due persone per l'uccisione di Nicoletta Indelicato, 24 anni. La giovane era scomparsa domenica 17 marzo a Marsala (Trapani): il corpo carbonizzato è stato ritrovato dagli investigatori in contrada Sant'Onofrio, nelle campagne marsalesi. Gli arrestati sono due fidanzati, Carmelo Bonetta, 34 anni, bracciante agricolo, e Margareta Buffa, 29, indagati per omicidio e soppressione di cadavere. A confessare è stato Bonetta, che ha accompagnato i militari nel vigneto dove è stato poi trovato il corpo della ragazza. Buffa, amica intima della vittima, si è invece avvalsa della facoltà di non rispondere, affermando di essere stata nel vigneto, ma di essere svenuta e di non ricordare niente. Lo ha reso noto il legale dei due fidanzati, l'avvocato Natale Pietrafitta.

La scomparsa

L'ultimo a vedere viva la Indelicato sarebbe stato Riccardo Rallo, dipendente del bar 'Bernini' di Marsala, nella notte tra il 16 e il 17 marzo. "Nicoletta - dice il barista - era con Margareta Buffa. Sono arrivate verso mezzanotte. Hanno preso una consumazione e poi sono andate via. Nicoletta era una brava ragazza, tranquilla ed educata. Conoscevo anche Margareta e Carmelo perché quasi quotidianamente, di pomeriggio, venivano qui al bar". La notizia della scomparsa della 25enne, di origini romene, era stata diffusa dai genitori adottivi, Damiano Indelicato e Anna Rita Angileri, attraverso l'ufficio stampa del Comune di Marsala. Anche Margareta Buffa, di origini romene, è stata adottata da una coppia del posto.

La ricostruzione dell'omicidio

Secondo la ricostruzione degli investigatori, la Buffa si sarebbe intrattenuta con la Indelicato al bar 'Bernini', per poi spostarsi in auto verso contrada Sant'Onofrio, una zona di campagna isolata nei pressi dell'ospedale 'Paolo Borsellino'. A quel punto Bonetta, dapprima nascosto nel portabagagli dell'auto, avrebbe picchiato la ragazza con pugni e calci, l'avrebbe colpita più volte con un coltello, e, forse ancora viva, le avrebbe dato fuoco. 

Il movente del delitto

Alla base della brutale uccisione ci sarebbero risentimenti e gelosie. La Indelicato avrebbe infatti avuto un breve flirt con Bonetta. Secondo il legale Pietrafitta, il movente dell'omicidio sarebbe dunque da inquadrare all'interno di questo triangolo amoroso. Sarebbe emerso che la vittima avrebbe messo in giro delle maldicenze nei confronti del fidanzato dell'amica, forse anche attraverso i social. Di qui la vendetta, che sarebbe stata progettata con fredda determinazione.

Il cordoglio del sindaco di Marsala

Il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, si è detto "profondamente dispiaciuto per il tragico esito della scomparsa di Nicoletta Indelicato. Noi tutti speravamo di ritrovarla in vita in modo che potesse essere restituita all'affetto dei suoi familiari. E invece così non è stato. Il mio dolore è anche quello dell'intera collettività marsalese; tutti siamo affranti per la morte di Nicoletta e per la sua assurda uccisione. La mia vicinanza alla famiglia è totale. Al tempo stesso plaudo al lavoro della Procura della Repubblica e dei carabinieri per avere assicurato alla giustizia gli autori del crimine". Nel punto in cui la Indelicato è stata uccisa, qualcuno ha posto una rosa rossa.