Le indagini dei carabinieri non escludono che il branco abbia abusato più volte e in più mesi delle due ragazzine. I cellulari sono stati sequestrati e sono in corso le indagini sui tabulati. Gli investigatori sono a caccia anche di possibili video delle violenze
Emergono nuovi particolari sullo stupro di due ragazzine di 10 e 12 anni (non 13 come reso noto in un primo momento) a Caivano, in provincia di Napoli. Da quanto ricostruito, ci sono anche i figli di almeno due esponenti di spicco della camorra tra i componenti del branco. Il numero dei coinvolti sarebbe maggiore di sei e potrebbe arrivare a 15 ragazzini. Le indagini dei carabinieri non escludono che il branco abbia abusato più volte e in più mesi delle due ragazzine.
Le indagini
I cellulari sono stati sequestrati e sono in corso le indagini sui tabulati. Gli investigatori sono a caccia anche di possibili video delle violenze. Da quanto ricostruito le ragazzine, che sono entrambe in comunità, venivano picchiate e minacciate dai ragazzi che usavano loro violenza. L'indagine vede impegnate in coordinamento tra loro sia la procura per i minorenni di Napoli che la procura di Napoli Nord, competente per il coinvolgimento di un indagato maggiorenne. Gli investigatori mantengono uno strettissimo riserbo, e al momento non trova conferma nemmeno l'indiscrezione secondo cui il 19enne - indagato in relazione alle violenze - sarebbe stato oggetto di una misura cautelare. Gli accertamenti della procura minorile riguarderebbero invece diversi soggetti, almeno una decina, in relazione sia all'episodio dello stupro nel capannone avvenuto a luglio sia a violenze che sarebbero avvenute nei mesi precedenti ai danni di una delle due cuginette.