Così il governatore: “Mi è capitato di ascoltare il generale con il medagliere il quale ci ha raccontato tranquillamente che su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese. In questi casi, o si dimette il commissario o il ministro della salute o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore”
"Mi è capitato di ascoltare il generale con il medagliere il quale ci ha raccontato tranquillamente che su Astrazeneca hanno dato 10 comunicazioni diverse, come se lui fosse un turista svedese. Qualcuno glielo dovrebbe ricordare che il Commissario al covid è lui e quindi, in questi casi, o si dimette il commissario o il ministro della salute o preferibilmente si dimettono tutti e due e se ne vanno a casa, che sarebbe la cosa migliore". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commentando l’intervento del commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo. "Quella comunicazione demenziale - ha aggiunto - ha determinato un rallentamento drammatico e una crisi di fiducia in milioni di cittadini” (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA).
De Luca: “Abbiamo hub, ma mancano cittadini che partecipano”
A margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva al Policlinico Vanvitelli di Napoli, De Luca ha dichiarato: "Avevamo preparato una organizzazione dei centri vaccinali straordinaria, avevamo programmato queste strutture molto belle per arrivare all'obiettivo a inizio luglio di immunizzare la città di Napoli. Gli hub sono lì, hanno erogato un servizio francamente straordinario ai cittadini ma oggi non abbiamo i cittadini che partecipano alla campagna di vaccinazione. È veramente un peccato oltre che un atto di grande irresponsabilità, perché come sappiamo la variante Delta aggredisce sia chi ha fatto la prima dose e a maggior ragione chi non ha fatto nessun vaccino. Colgo ancora una volta l'occasione per sollecitare fortemente i cittadini di Napoli a partecipare alla campagna di vaccinazione. Mi rivolgo ai ragazzi in particolare, siamo a fine giugno, chi si va a vaccinare in questa settimana con Pfizer può fare il richiamo l'ultima settimana di luglio, quindi può poi andare a farsi le ferie tranquillo ad agosto, immunizzato. Faccio allora appello ai ragazzi perché vadano a vaccinarsi in massa, altrimenti avremo un mese di ottobre che sarà un inferno".
“Comunicazione nazionale demenziale”
Secondo De Luca "non ha funzionato soprattutto con i 50enni, con la fascia 50-69 anni, ma quello che non ha funzionato è una comunicazione nazionale demenziale. In Campania poi c'è un dato ancora più grave, che nel momento in cui era pienamente in atto la campagna di vaccinazione non ci hanno mandato i vaccini. Noi in qualche fine settimana abbiamo dovuto chiudere i centri di vaccinazione perché non arrivavano i Pfizer e ancora oggi c'è uno scandalo che permane nella distribuzione dei vaccini. La regione Lazio, stessa popolazione della Campania, riceve 240mila vaccini in più rispetto a noi. Sono degli irresponsabili e sono fra i responsabili di questa mancata adesione alla campagna di vaccinazione".
De Luca: “Abbiamo dei focolai di variante Delta”
"In Campania abbiamo dei focolai di variante Delta e dobbiamo essere estremamente preoccupati", ha poi aggiunto De Luca che ha voluto ricordare l'impegno della Regione per il sequenziamento sui positivi e riportando i dati dei positivi individuati negli ultimi giorni in Gran Bretagna, dove "quasi tutta la popolazione ha una sola dose e comunque si sono avuti 14mila contagi nelle scuole elementari. Questi dati ci devono preoccupare – a rimarcato – dobbiamo puntare ad aprire tutto, ad aprirci all'economia e alla vita, ma dobbiamo sapere che possiamo aprirci se siamo responsabili". Oggi, fa notare, "siamo tutti allegri, scanzonati, scapigliati e in ricreazione. Sembra che il problema sia finito, ma se la situazione rimane questa, a ottobre avremo l'inferno". Una preoccupazione legata a quel "milione e mezzo di cittadini che non si è voluto vaccinare" e al mancato completamento della vaccinazione per la fascia studentesca, ma anche alla riduzione dell'invio delle dosi di Pfizer, previsto per luglio