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Whirlpool Napoli, azienda conferma avvio procedura licenziamenti da luglio

Campania
Foto di archivio

È quanto emerge dal tavolo in videoconferenza in corso al Mise. L'azienda si dice comunque disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione. Stamattina gli operai dello stibilimento di Via Argine hanno bloccato lo svincolo autostradale

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Whirlpool conferma che avvierà dal primo luglio la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di Napoli, ma si dice disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione, sostenendo l'eventuale acquirente. È quanto si apprende da fonti presenti al tavolo in videoconferenza in corso al Mise, a cui partecipano, oltre all'azienda, la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, le organizzazioni sindacali, la regione Campania, il comune di Napoli, Invitalia e il ministero del Lavoro.

La procedura

La procedura prevede che, solo una volta scaduti i 75 giorni di tempo, in assenza di un accordo tra le parti scatterebbero i licenziamenti, da metà settembre. E fino ad allora, sempre secondo quanto si apprende, lo stipendio dei lavoratori sarà coperto interamente da Whirlpool, senza accedere ad ammortizzatori sociali.

Todde: "Presto nuovo tavolo per soluzione seria"

"Abbiamo un dovere morale nei confronti dei lavoratori e per questo non tarderemo a riconvocare il tavolo. Io non mi sono mai sottratta al confronto e sto continuando a lavorare per una soluzione seria": così la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, secondo quanto si apprende, durante il tavolo Whirlpool. "Oggi registro a questo tavolo un passaggio importante, i sindacati hanno fatto un'apertura al confronto dicendo di essere disponibili a discutere seriamente del futuro dello stabilimento" di Napoli, "che però deve essere costruito seriamente da entrambe le parti, compresa l'azienda". "Il Governo ha mostrato serietà, io sono una persona seria, quando si portano soluzioni al tavolo queste devono essere solide, credibili e condivise. Il percorso di reindustrializzazione non lo fa lo Stato, lo Stato mette a disposizione gli strumenti, aiuta, collabora, propone. Come ho ribadito più volte, di proposte in questi mesi ne sono arrivate molte, se non ne abbiamo ancora parlato pubblicamente è perché spesso mancava la voglia di confrontarsi tra le parti o perché le proposte alla fine non si dimostravano così solide", sottolinea Todde durante il confronto.

"Chiesto di evitare procedura licenziamento"

Whirlpool "ha confermato al tavolo di voler supportare i lavoratori e ho richiesto pertanto di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione e di evitare decisioni unilaterali come l'apertura di una procedura di licenziamento. Ci aspettiamo sia conseguente con quanto richiesto durante l'incontro dalle Istituzioni e dalle parti sociali per aprire un confronto costruttivo". Lo dichiara la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, facendo sapere che un nuovo incontro sarà convocato prima del 30 giugno e sottolineando che "oggi al tavolo è stato fatto un passaggio importante, le organizzazioni sindacali hanno aperto al confronto con l'azienda confermando di essere disponibili a discutere in merito al futuro dello stabilimento di Napoli con tutte le parti coinvolte". Todde ribadisce che "il Mise non ha mai smesso di lavorare ad una soluzione che garantisse un piano industriale solido con la conseguente salvaguardia del perimetro occupazionale. La serietà è fondamentale quando si portano soluzioni al tavolo che per questo devono essere solide, credibili e condivise. Un possibile percorso non sarà presentato fino a quando la fattibilità non sarà discussa con l'azienda e con i sindacati, senza alcun tipo di scorciatoie. Abbiamo un dovere morale nei confronti dei lavoratori e per questo non tarderemo a riconvocare il tavolo prima del 30. Io non mi sono mai sottratta al confronto e al lavoro verso una soluzione seria", conclude la viceministra.

Orlando: "Assumere iniziative necessarie per tenuta occupazionale"

"Whirlpool è una società che ha preso molte risorse pubbliche ed il governo credo debba assumere tutte le iniziative necessarie per garantire la tenuta occupazionale, a questo punto in un processo di reindustrializzazione, che mi auguro sia agevolato dalla condotta della società". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, rispondendo a domande dei giornalisti durante ka conferenza finale del G20 a Catania.

Un momento della protesta - ©Ansa

La protesta degli operai

In vista dell'incontro odierno, in mattinata gli operai dello stabilimento di via Argine hanno bloccato l’autostrada all’altezza di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Un'azione decisa al termine di un'assemblea che si è svolta questa mattina. Dopo il blocco, i lavoratori sono rientrati in fabbrica. Whirlpool aveva decretato lo stop alla produzione di lavatrici lo scorso ottobre.

Fiom: "No a licenziamenti, soluzioni per rilancio"

A Whirlpool "chiediamo chiarimenti. È un gruppo fondamentale e strategico, se siamo davvero un Paese strategico devono dimostrarlo. Noi siamo al tavolo e non rifiuteremo un confronto per trovare soluzioni al rilancio del gruppo. Per noi però, a differenza dell'azienda, il confronto finisce nel momento in cui l'azienda avvia la procedura di licenziamento". Così la segretaria nazionale della Fiom-Cgil e responsabile del settore elettrodomestico, Barbara Tibaldi, al tavolo al Mise. "L'apertura della procedura è una linea spartiacque, superata la quale consideriamo finito il confronto", aggiunge. "Chiediamo di confermare l'impegno nel nostro Paese, ritenuto strategico, e a Napoli. Siamo a disposizione di restare seduti e di confrontarci perché siamo forti delle nostre idee, ma chiediamo che venga fatto con la serenità e con il tempo che saranno necessari", rimarca Tibaldi. "Auspichiamo anche che ci siano provvedimenti da parte del governo che portino a soluzione i tavoli di crisi, ma se l'azienda vuole davvero continuare il confronto deve ritirare la procedura di licenziamento e il governo deve garantire la legittimità di questo tavolo bloccando comportamenti irrispettosi e scorretti. Il governo - conclude - deve sapere che se non proroga il blocco dei licenziamenti le crisi si risolveranno così, altro che virtuosismi".

Uilm: "Responsabilità in mani azienda e Governo"

"La Whirlpool non deve procedere ai licenziamenti. Questo è stato chiesto al tavolo, se si vuole fare un confronto vero. Noi siamo convinti che sia necessario ancora partire dagli accordi siglati, ma se si deve aprire un confronto non può essere fatto con una drammatizzazione della vertenza". E' quanto affermano Crescenzo Auriemma e Antonio Accurso, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto della Uilm Campania. "L'iniziativa di questa mattina - continuano Auriemma e Accurso - è solo una delle tante che metteremo in atto. E se ci saranno le lettere di licenziamento sarà molto complicato non vedere situazioni ancora più drammatiche e non avviare ulteriori iniziative di lotta". "La responsabilità - concludono - è nelle mani dell'azienda e del Governo che devono impedire un'escalation drammatica della vertenza dopo due anni di lotte".

De Magistris: "Politica non passa da parole a fatti"

"Questo forse è il Governo più forte che abbiamo per numeri e autorevolezza eppure le parole sono al vento come quelle di prima. Questa è la testimonianza di come la politica nazionale non riesce a passare dalle parole ai fatti". Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Tagada' su La7. "Non riesco a capire - ha aggiunto - perché in questo Paese assume maggiore autorevolezza una multinazionale rispetto a un Governo davanti a un accordo firmato e non rispettato". Secondo de Magistris, "un Governo autorevole deve imporre il rispetto del patto".