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Donna travolta e uccisa nel Napoletano: fermato pirata della strada

Campania
©Ansa

Si tratta di un 31enne, ritenuto responsabile di omicidio stradale e omissioni di soccorso dopo che la scorsa notte ha investito con uno scooter una 69enne a Sant’Antimo, fuggendo senza prestare soccorso. Denunciata l’altra persona a bordo del mezzo

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È stato fermato dai carabinieri di Giugliano, e messo agli arresti domiciliari, il 31enne pirata della strada che intorno alle 22 di ieri sera, a Sant’Antimo (in provincia di Napoli), ha travolto e ucciso con il suo scooter Anna Iannicello, di 69 anni, mentre stava camminando sul ciglio di via Marconi. Si tratta di un 31enne, ritenuto responsabile di omicidio stradale e omissioni di soccorso. Con lui, sul mezzo, c’era anche un passeggero, un 30enne che è stato denunciato.

L'ammissione del fermato: "Ho avuto paura"

L'uomo, ai domiciliari, ha ammesso di aver investito la donna. "Ho avuto paura", ha risposto ai carabinieri che gli chiedevano della fuga precipitosa.  Dagli accertamenti coordinati dalla Procura di Napoli Nord - sostituto Giovanni Corona - è emerso che la donna ieri sera, intorno alle ore 22, camminava in via Marconi, a poche centinaia di metri da casa, su un marciapiede da cui era scesa per superare una persona che passeggiava lentamente. In quel momento, è sopraggiunto lo scooter che ha centrato in pieno la 69enne, volata sull'asfalto e poi morta nell'ospedale Cardarelli di Napoli.

Gli accertamenti delle forze dell'ordine

Con il 31enne viaggiava un 30enne, con precedenti di polizia, che è stato denunciato per omissione di soccorso. Veloci gli accertamenti dei carabinieri che hanno identificato lo scooter in poche ore grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e alle testimonianze di alcuni presenti, tra cui proprio la persona che la Iannicello aveva appena superato sul marciapiede di via Marconi, che in un punto si restringe: per questo la donna è dovuta scendere dal marciapiede, trovando l'impatto con lo scooter che in quel momento sopraggiungeva a velocità, secondo alcuni, piuttosto sostenuta.
Poco prima che i carabinieri identificassero il responsabile dell'investimento, il procuratore di Napoli Nord Francesco Greco si era detto fiducioso sul fermo del responsabile. "Stiamo compiendo gli accertamenti preliminari su quanto avvenuto a Sant'Antimo - aveva detto - ma in base alla nostra esperienza possiamo affermare che solitamente i pirati della strada riusciamo quasi sempre ad identificarli, e spesso sono loro stessi a tornare sui propri passi ammettendo le loro colpe". Per Greco, "non sono tante le persone che si allontanano senza prestare soccorso, abbiamo sviluppato tecniche di indagine che ci permettono di risalire quasi sempre ai responsabili; capita così che il pirata poco dopo il fatto si costituisca".