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Usura nel Napoletano, prestiti con interessi fino al 275%: tre arresti

Campania
©Fotogramma

Le vittime sono imprenditori che hanno attività in diverse regioni, tra cui Campania, Toscana, Lombardia e Veneto. I militari hanno inoltre sequestrato beni per 400mila euro

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Tre persone sono state arrestate a Torre del Greco (Napoli) dalla guardia di finanza perché accusate di aver fornito prestiti per oltre 3 milioni di euro ad alcuni imprenditori in difficoltà economiche con tassi d’interesse fino al 275% su base mensile. Per due di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, il terzo indagato si trova invece ai domiciliari. I militari hanno inoltre sequestrato beni per 400mila euro, mentre altre perquisizioni sono state eseguite a Napoli e Milano. 

Vittime con attività in diverse regioni

Le vittime sono imprenditori che hanno attività in diverse regioni, tra cui Campania, Toscana, Lombardia e Veneto. A dare il via all’indagine è stata la denuncia presentata nel 2017 da due di loro, operanti nel settore della commercializzazione del corallo, finiti in un giro di usura per un prestito da 380mila euro. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, al termine di una complessa attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Napoli - Settima sezione - alla Compagnia di Torre del Greco. I tre indagati devono rispondere, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione.

Le indagini

A gestire l'attività illecita erano tre napoletani, due imprenditori e un commercialista, che solo formalmente sono risultati residenti in Svizzera, di fatto sono domiciliati a Milano ma avevano punti d'appoggio a Napoli: e l'usura, infatti, si concretizzava a casa della madre di uno degli indagati. La stragrande maggioranza dei loro guadagni li facevano prestando denaro a tassi esorbitanti. I casi di usura individuati dalle fiamme gialle risultano in provincia di Pistoia, a Frattamaggiore, in provincia di Napoli, altri a Milano, Verona, a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Nella casa napoletana di uno dei due imprenditori, durante le perquisizioni, i finanzieri hanno trovato e sequestrato 135mila euro in contanti. Nel suo ufficio e in quelli degli altri indagati ne sono stati trovati oltre diecimila.

"400mila? Me ne devi 700mila"

A inchiodare i tre usurai ci sono anche le conversazioni intrattenute con le vittime. In una, in particolare, intercettata dagli investigatori, uno degli indagati è particolarmente eloquente sui tassi di interesse che applicava a chi si rivolgeva a lui per un prestito: "400mila? Me ne devi 700mila”.