"Vogliamo aprire questo luogo alla cittadinanza. Coinvolgeremo la città nel concorso di idee, apriamo oggi i recinti e proviamo a restituire alla città quello che negli anni è stato sottratto", ha aggiunto il ministro per il Mezzogiorno
"Oggi dopo 25 anni sento di dire ai cittadini di Napoli, di Bagnoli e di tutto il Sud: scusate il ritardo, ma oggi partono le bonifiche". Con queste parole il ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano ha annunciato l’inizio delle operazioni di risanamento dell'ex area Italsider di Bagnoli, che prevede la rigenerazione dei suoli dell'area con la bonifica da materiali inquinanti, metalli pesanti e amianto, e la depurazione dell'acqua che passa attraverso il terreno inquinato portando poi con sé i materiali tossici. All’arrivo del ministro, che ha visitato il cantiere insieme al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, era presente un presidio di circa 50 manifestanti.
Il progetto di bonifica
I lavori dovrebbero terminare nel 2024, come confermato dal'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, che rispetto ai tempi ha spiegato: "Confidiamo di aggiudicare le gare per la rimozione dell'amianto entro due, tre settimane. Lavori che andranno avanti per almeno un intero anno". Se il cronoprogramma sarà rispettato, ha aggiunto il commissario per Bagnoli, Francesco Floro Flores, "all'inizio del prossimo anno si dovrebbero vedere tutte le attività di bonifica sul territorio".
I fondi
Per la rigenerazione dell'ex area industriale di Napoli sono stanziati circa 500 milioni di euro, di cui 320 milioni allocati da Invitalia, 71 milioni derivanti da giacenze della struttura commissariale, 45 milioni del Comune di Napoli per la bonifica a mare, 38 milioni della Regione Campania per le infrastrutture. Per il progetto complessivo - come sottolineato dal commissario - servono un miliardo e 800 milioni di euro di cui 600 milioni da risorse private.
Provenzano: "Restituire l'area alla città"
"Oggi partono i lavori, vengono eseguiti con il minimo impatto per cittadini e il movimento suoli sarà minimizzato, questo ci aiuta a prevenire anche eventuali problemi", ha aggiunto il ministro per il Mezzogiorno Provenzano. "Vogliamo aprire questo luogo alla cittadinanza. Coinvolgeremo la città nel concorso di idee, apriamo oggi i recinti e proviamo a restituire alla città quello che negli anni è stato sottratto". Il ministro al termine dell'incontro con la stampa ha infatti incontrato i comitati civici.
Le parole del sindaco de Magistris
"Dopo tanti anni si vede qualche ruspa. Queste sono le ruspe che ci piacciono", ha detto de Magistris. "È la volta buona. Siamo soddisfatti e ovviamente saremo felici quando la bonifica sarà terminata ma oggi non sono solo chiacchiere, ci sono i fatti". "Si è entrati nel vivo della bonifica e nei prossimi giorni si entrerà nel cuore della bonifica con la rimozione dell'eternit", ha spiegato. Il sindaco ha sottolineato "l'enorme lavoro istituzionale di questi anni a partire dall'accordo firmato con il governo Gentiloni grazie a una coesione istituzionale che prima non c'era e che ci ha portato alla bonifica integrale senza dimenticare che è già partita la gara per la progettazione per la nuova Bagnoli e pertanto - ha aggiunto - si andrà di pari passo con la bonifica e la progettazione della Bagnoli di domani grazie anche a un processo di partecipazione cittadina".
Su questo punto ha lanciato un appello il commissario per Bagnoli, Francesco Floro Flores. "Chiedo alle aziende che intendono partecipare alle gare di presentarsi solo se in possesso degli stringenti prerequisiti di legalità previsti dal protocollo che abbiamo stretto con l'Anac. Partecipate se avete le competenze e non fate ricorsi strumentali". Il commissario ha indicato proprio nelle attività legate all'aggiudicazione delle gare "l'unico ostacolo" alla realizzazione del progetto: "abbiamo soldi e progetti - ha aggiunto Floro Flores - ora non si può più aspettare e abbiamo le competenze".