Lo studio Maja group, di cui il 57enne si definisce "fulcro e fondatore", ha sede in via Sforza, lungo il naviglio Pavese a Milano
Aveva uno studio di progettazione d'interni a Milano Alessandro Maja, 57 anni, l'uomo che secondo l'accusa ha ucciso moglie e figlia e ferito gravemente il figlio maggiore a Samarate (Varese). Lo studio Maja group, di cui il 57enne si definisce "fulcro e fondatore", ha sede in via Ascanio Sforza, lungo il naviglio Pavese ed è specializzato nella progettazione di spazi commerciali per il settore Food and Beverage. Nel sito Maja si descrive come "vulcanico di idee, originali e stravaganti, ma concrete e funzionali" e fra i progetti che elenca ci sono quelli del "relooking" della storica pasticceria Biffi, di spazi all'aeroporto di Malpensa e alla stazione di Cadorna. Non risulta iscritto all'ordine degli architetti ma a quello dei geometri.
Il trasferimento a Samarate
Sul sito dello studio il 57enne racconta di essere cresciuto "fra i Caffè milanesi". A quanto riferisce all'ANSA il sindaco di Samarate (Varese), Enrico Puricelli, in seguito la famiglia aveva acquistato nel piccolo centro del Varesotto la villetta - dove stamani sono stati rinvenuti i corpi - "nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano". "La moglie era una casalinga - ha proseguito Puricelli -. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa". "Speriamo che il ragazzo si riprenda", ha concluso il primo cittadino riferendosi al 23enne in gravi condizioni all'ospedale di Busto Arsizio.