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Como, aveva legami con camorra e 'ndrangheta: confisca di beni a eredi

Lombardia

I finanzieri hanno avviato le indagini "partendo dall'approfondimento di un'operazione sospetta ai fini della normativa antiriciclaggio inerente a ingenti movimentazioni di denaro contante", si legge nella nota della guardia di finanza

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Confisca di beni da 430 mila euro nei confronti degli eredi di un noto pregiudicato comasco, condannato in via definitiva per "legami stabili con camorra e 'ndrangheta e per armi". Gli eredi dell'uomo, ritenuto un ex boss della camorra napoletana, hanno subito la confisca di quattro appartamenti. Lo ha reso noto la guardia di finanza di Como.

Le indagini e la confisca

Dopo la morte dell'uomo, "la misura è stata sancita in via definitiva da parte della Corte di Cassazione - spiega la guardia di finanza -, confermando il sequestro cautelare emesso in data 09.10.2018 da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Como nei confronti di un soggetto con stabili legami con camorra e 'ndrangheta già condannato, a 7 anni e 7 mesi di reclusione, nel 1995, per la detenzione di kalashnikov, fucili a pompa ed un bazooka". I finanzieri, si legge in una nota, hanno avviato le indagini "partendo dall'approfondimento di un'operazione sospetta ai fini della normativa antiriciclaggio inerente a ingenti movimentazioni di denaro contante. Una volta risaliti all'identità del reale disponente e rilevati i suoi precedenti penali, i militari hanno poi effettuato un accertamento patrimoniale dei beni nella sua effettiva disponibilità, anche se formalmente intestati a soggetti terzi ed incensurati, e rilevato una sproporzione tra questi ed i redditi dichiarati al fisco". È stato così possibile "avanzare una richiesta di adozione di una misura di prevenzione patrimoniale ai sensi della normativa antimafia (d.lgs. 159/2011) da applicare nei confronti degli eredi".